Sanità, i sindacati bocciano la riforma voluta dalla giunta Todde: “Sarebbe devastante per il sistema sanitario sardo”
È quanto riportato dalla segreteria regionale sanità pubblica UIL FPL Sardegna, sentita stamattina in Commissione Sanità sulla riforma sanitaria voluta dalla giunta Todde: “Non è positivo il giudizio sul D.L.40 all’esame della VI Commissione , viene riproposta di fatto l’ennesima riforma ( sarebbe la terza in 7 anni ) , sarebbe devastante per il sistema sanitario sardo , che alla luce di quanto avvenuto con le precedenti , di tutto si avrebbe bisogno fuorché’ dell’ennesima riforma . Sarebbero invece auspicabili un interventi e investimenti mirati sul sistema attuale per ripianare le attuali disfunzioni presenti . Il proposto sviluppo territoriale con case della salute , ospedali di comunità ecc. ,giusto e doveroso è apprezzabile , oltre che dovuto. Viene però ritenuto necessario un piano di dettaglio, con individuazione preventiva delle risorse necessarie, e quindi di conseguenza i relativi investimenti per il loro sviluppo, non il contrario ,al fine di avere com’è necessario un sistema territoriale realmente operativo funzionante ed integrato e non delle scatole vuote. Se poi si dovesse pensare di doverlo far funzionare con il personale in dotazione attualmente alle Aziende ,con le difficoltà presenti a tenere in vita le strutture esistenti , sarebbe un grave errore .
Non si intravede un riferimento ad un piano straordinario di assunzioni di personale , si continua ad avere personale a tempo determinato e prossimi alla scadenza a scorrere le graduatorie con grandissima lentezza.
Non si prevede un finanziamento sui piani del fabbisogno del personale è necessario invece invertire la rotta. Servono investimenti finanziari consistenti per migliorare le condizioni stipendiali dei professionisti del SSR , che rappresenta anche questa una delle cause della sempre maggiore fuga di personale dal sistema sanitario pubblico.
Si propone un rafforzamento , addirittura con ruolo di coordinamento di Ares verso le Aziende , invece
di prevedere , come ritiene la UIL FPL , un rimodellamento del sistema esistente con più competenze e funzioni alle aziende sanitarie relegando ad Ares il giusto ruolo su poche specifiche materie , che non si sovrappongono con le ASL o addirittura rappresentino un rallentamento di programmazione e di operatività , cosa che questi anni ci hanno dimostrato in modo inequivocabile . Altresì la centralizzazione dei fondi prevista nel testo , rischia di generare ulteriori criticità ai lavoratori , in un sistema che recentemente uscito da ATS , stava iniziando a riacquisire autonomia nelle Aziende , e che stante quanto proposto rischia di generare seri problemi nello sviluppo della contrattazione aziendale , e questo va’ evitato .
Sugli accorpamenti di presidi ospedalieri proposti e previsti , occorrerebbe andarci cauti ragionando sulla reale efficacia della misura , che dovrebbe andare in condivisione e non in imposizione , poiche’ laddove oltre il 95% del personale si dichiara contrario( vedasi Microcitemico ) rappresenterebbe un problema e una forzatura in tal senso
Non viene affrontata la criticita’ della carenza di posti letto , soprattutto in alcune discipline ( vedasi traumatologia e ortopedia ad esempio ) , del depotenziamento delle zone extra metropolitane e periferiche, che continuano inesorabilmente in questo deleterio processo di declino, che ha oltretutto come conseguenza il sovraccarico delle grandi aree metropolitane , va’ sicuramente risolta questa contraddizione di sistema presente , che cagiona danni e problemi interamente a tutto il sistema nel suo complesso . La UIL FPL ritiene che il testo proposto è in esame, non corrisponda alle reali necessità presenti nel SSR, sia per i Lavoratori che per gli stessi cittadini, rischiando seriamente in alcune parti di creare dei seri reali problemi e criticità , invece di risolverli . Auspichiamo una revisione del testo che porti ad un percorso realmente migliorativo e condiviso.