Con l’arrivo della bella stagione, si riapre l’annoso problema delle sterpaglie e delle discariche a cielo aperto, ma soprattutto, in una zona da sempre presa di mira dai tossici, quel che preoccupa i residenti è la presenza di siringhe, gettate ovunque, per strada, nei marciapiedi e nei pochi angoli di verde pubblico, nelle piazze, curate per conto del Comune o dagli stessi privati, ma è tutto tempo perso. Il caso di Via Serpieri (strada chiusa tra le palazzine in cui vivono anziani e pensionati ma anche decine di coppie giovani), traversa di Via Piovella, è emblematico: quotidianamente, la zona circostante dirimpetto alle case, è frequentata da decine e decine di tossicodipendenti i quali, approfittando dei cumuli di rifiuti e delle sterpaglie attorno al perimetro dell’area interessata che separa il Colle San Michele da una vecchia ed oramai arrugginita rete metallica, si appartano per il consumo della dose giornaliera acquistata.
SIRINGHE OVUNQUE. Centinaia di siringhe vengono gettate nelle vicinanze, ma soprattutto l’immensa distesa di erbacce, sterpaglie e rifiuti di ogni genere, hanno creato come è intuibile, una discarica a cielo aperto. Intanto in questi giorni, dagli uffici comunali competenti, è stato deciso di intraprendere un’azione mirata, attraverso un intervento di pulizia straordinaria per eliminare definitivamente lo scempio dinnanzi a case e palazzine che s’affacciano ai piedi del Colle San Michele.I cittadini infuriati avevano già preparato un esposto, l’ennesimo per la cronaca, che si spera possa quanto meno risolvere questa drammatica situazione. Foto-servizio del giornalista/fotografo, Alessandro Congia, per preprod.castedduonline.localmente.it












