Siamo dei territori uniti, lottiamo per la salvaguardia di un diritto comune: la salute. E’ palpabile in via Roma il malcontento generale delle popolazioni dei comuni del Sarrabus-Gerrei: un fronte unico per dire “No alla scomparsa dei presidi di Isili e Muravera”, piccole e medie strutture locali che garantiscono l’assistenza medico-ospedaliera di migliaia di residenti.
“Giù le mani dal San Marcellino”: è un coro unanime, espresso, gridato e lanciato dai cittadini del Sarrabus-Gerrei, da altrettanti amministratori e sindaci e dall’associazionismo locale, ma anche dalle popolazioni dei centri di Sarcidano e Barbagia di Seulo. E la protesta non intende placarsi, il grido del dissenso è giunto anche in città, a Cagliari, dalle ore 10 sotto il Consiglio regionale di Via Roma, c’erano le delegazioni di una quindicina di comuni (circa un migliaio in corteo, secondo le stime delle forze dell’ordine), facenti parte del’area interessata al taglio del presidio, che farà sentire la propria voce di dissenso. Con i tagli alla Sanità – si legge in uno dei tanti post sui social che tiene banco sulla mobilitazione di massa popolare – vogliono chiudere i piccoli Ospedali, nello specifico si parla dell’Ospedale San Marcellino di Muravera, provincia di Cagliari. Punto di riferimento per la popolazione del Sarrabus, considerato che Cagliari dista circa un’ora di macchina. In funzione del diritto alla Sanità, del fatto che la numerosa popolazione anziana difficilmente riuscirebbe a recarsi a Cagliari, dico e affermo che il San Marcellino deve rimanere aperto perché punto di riferimento per primo soccorso e degenza, ottimo Ospedale e funzionale. No alla chiusura.
◕ PHOTOGALLERY: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1167187613316072.1073741965.308154245886084&type=3
◕ VIDEO











