S. Gilla, appartamenti invenduti e 600mila euro di debiti: è il caos

Bilanci bloccati da due anni e debiti verso i fornitori che nel frattempo si accumulano: futuro preoccupante per il complesso edilizio di piazza Santa Gilla


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Circa 40 appartamenti ancora invenduti e bilanci bloccati da due anni, nel frattempo si accumulano i debiti verso i fornitori che minacciano da giorni la sospensione dei servizi. Futuro preoccupante per le torri di piazza Santa Gilla, che fa capo all’Immobiliare Europea, costruttore e condomino di maggioranza del complesso edilizio, dove oltre a 140 abitazioni residenziali, sono presenti anche 40 unità tra  commerciali e fabbricati direzionali. Si apre però uno spiraglio, per evitare il rischio slaccio della luce e sospensione dei servizi, la società ImmobiliarEuropea si dice disponibile ad effettuare anticipazioni al fine di poter garantire l’erogazione dei servizi e a garantire quindi il pagamento dei fornitori. Ma la situazione condominiale ed economica delle torri di Santa Gilla, tra bilanci bloccati e debiti per oltre 600 mila euro, resta nel caos.

I problemi cominciano da subito. “Nel 2013, in considerazione della complessità della gestione siamo stati nominati – spiega l’ex amministratore condominiale Luca Sanna, del Gruppo Sama – e l’incarico, oltre alla gestione ordinaria, era finalizzato alla risoluzione di alcuni problemi che il condominio si trascinava sin dalla “nascita” con l’amministratore insediato dal costruttore. Dopo circa 2 anni e mezzo alcuni di questi  sono stati risolti grazie anche al clima più disteso e collaborativo  che, almeno in parte, si era ricreato tra costruttore e residenziali. Non posso attribuire la colpa dell’attuale situazione a qualcuno – precisa Luca Sanna -,  una diatriba sui criteri di ripartizione delle spese sui consumi energetici, nonostante l’accordo sull’approvazione a “stralcio” delle vecchie contabilità (degli anni 2011/12), ha infatti portato al blocco dei bilanci del 2013 e 2014 e alla mancata approvazione del previsionale 2015. Il condominio, nell’impossibilità di poter agire contro i morosi per il recupero dei crediti, ha quindi continuato la sua vita, cercando di arrivare all’approvazione delle ripartizioni,  accumulando importanti debiti con i fornitori. Purtroppo l’epilogo è stato quello, pur avendo concordato e approvato i criteri da adottare per il riparto, di non approvare ancora i bilanci impedendoci  il recupero dei crediti.  Di fronte alla volontà del Gruppo Sama di lasciare l’incarico, l’assemblea ha ora nominato un nuovo amministratore con decorrenza immediata. Ora, pur con dei limiti oggettivi,  stiamo cercando di fare il possibile per agevolare il nostro  successore affinché possa assumere rapidamente l’incarico in quanto si troverà a caricare e impostare la gestione di uno dei condomini più grandi e complessi in Italia in pochi giorni trovandosi a dover garantire contemporaneamente l’erogazione dei servizi e la contemporanea risoluzione dei problemi più urgenti in un clima dove i fornitori, uno alla volta, stanno minacciando la sospensione delle attività”.


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