Ryanair, in arrivo un altro maxi sciopero: centinaia di voli cancellati

Ancora problemi per chi viaggia con la compagnia low cost irlandese. Proprio nel periodo di Ferragosto i piloti ritornano a incrociare le braccia: ecco quando accadrà


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Ancora problemi per chi viaggia con Ryanair. Dopo la mobilitazione del 25 e 26 luglio un nuovo sciopero destinato a coinvolgere migliaia di passeggeri è previsto tra venerdì 10 agosto e sabato 11 agosto. A incrociare le braccia sono i piloti di Svezia, Belgio, Irlanda, Svizzera e Germania, che lavorano per la compagnia irlandese. L’ultima adesione è proprio quella dei professionisti tedeschi, operativi in 10 scali della Germania: 400 i piloti che si prevede prenderanno parte all’agitazione indetta dal sindacato tedesco Cockpit, che si unisce alla protesta promossa dalle altre sigle sindacali, la Spf svedese, Cne, belga, e Ialpa, irlandese. Solo in Germania i voli che resteranno a terra sono 250: si sommano ai 146 già cancellati nei restanti Paesi, per un totale di circa 400. Ryanair ha annunciato che i passeggeri potranno spostare il volo cancellato gratuitamente, assicurando che “l’85% dei viaggi, su base europea, sarà garantito”.

Lo sciopero inizierà alle 3 del mattino di venerdì 10 e terminerà alle 14.59 del sabato, almeno in Germania. Oggetto della rivendicazione sono le condizioni di lavoro e salariali, che secondo i sindacati non sarebbero migliorate da quando nel dicembre scorso, Ryanair ha riconosciuto le organizzazioni dei piloti. “Ryanair ha categoricamente escluso qualsiasi aumento di stipendio nel corso dei negoziati”, ha detto il sindacalista di Vereinigung Cockpit (VC), Martin Locher durante una conferenza stampa. “Allo stesso tempo non ha dato alcun segnale per trovare una soluzione”.

La compagnia tiene la linea ribadendo che non accetterà richieste tali da compromettere il suo modello di business: ha inoltre avvertito che potrebbe ridurre il calendario dei voli invernali e tagliare la flotta, con la possibile perdita di 100 posti di lavoro nelle sue 87 basi. Su tutte le furie Kenny Jacobs, della dirigenza di Ryanair. “Questo sciopero non è necessario ed è ingiustificato”, ha tuonato in una conferenza stampa a Francoforte. Al suo fianco, Peter Bellew, ha sottolineato che i piloti percepiscono 190 mila euro all’anno, “che rappresenta un buono stipendio”. A fine luglio a scioperare era stato il personale di cabina in Spagna, Belgio, Italia e Portogallo: in due giorni sono stati cancellati 600 voli.

Dal nostro giornale partner Quotidiano.net


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