Più bombe a Domusnovas. Depositate in regione le modifiche al progetto per l’ingrandimento del campo prove della Rwm tra Iglesias e Domusnovas. Nell’ambito di questo progetto s’inserisce la realizzazione di un nuovo reparto destinato alle attività statiche di prove di scoppio di esplosivi e manufatti esplosivi.
Per far fronte ai fabbisogni operativi delle varie forza armate nazionali ed estere, Rwm Italia, la fabbrica di bombe e munizioni, ha avviato un programma di espansione delle proprie attività. Il piano prevede la realizzazione di una nuova linea di produzione, del tutto simile ad una linea già presente in stabilimento, completamente separata da essa e di capacità superiore.
Questa consisterà in un nuovo reparto, composto da più locali e identificato quale R200, da utilizzare alle operazioni di miscelazione di esplosivi e di caricamento di munizioni e “teste in guerra” e un nuovo reparto, identificato quale R210, per le attività di “assiematura e finitura di materiali esplodenti, provenienti dai depositi o dagli altri reparti dello stabilimento”.
La realizzazione e la messa in funzione dei nuovi reparti R200, destinato alla miscelazione di esplosivi militari di tipo “Cast-Cured PBX” e al caricamento di munizioni e teste in guerra con tale esplosivo, e R210, destinato ad operazioni di assiematura/finitura di manufatti esplodenti, comporterà un incremento della produttività dello stabilimento, che vedrà incrementare il volume complessivo di materie prime esplosive lavorate, ma le quantità sono omesse dal progetto pubblicato in line.
Tante le polemiche relative al fatto che bombe prodotte nell’impianto sardo vengano poi vendute all’Arabia Saudita, impegnata nel sanguinoso conflitto bellico in Yemen, dove i massacri di civili hanno più volte scatenato l’indignazione di tante organizzazioni umanitarie mondiali. Il ministro della Difesa Trenta ha annunciato “di volerci vedere chiaro” relativamente alla vendita di armi dall’Italia all’Arabia Saudita.
Questa consisterà in un nuovo reparto, composto da più locali e identificato quale R200, da utilizzare alle operazioni di miscelazione di esplosivi e di caricamento di munizioni e “teste in guerra” e un nuovo reparto, identificato quale R210, per le attività di “assiematura e finitura di materiali esplodenti, provenienti dai depositi o dagli altri reparti dello stabilimento”.
La realizzazione e la messa in funzione dei nuovi reparti R200, destinato alla miscelazione di esplosivi militari di tipo “Cast-Cured PBX” e al caricamento di munizioni e teste in guerra con tale esplosivo, e R210, destinato ad operazioni di assiematura/finitura di manufatti esplodenti, comporterà un incremento della produttività dello stabilimento, che vedrà incrementare il volume complessivo di materie prime esplosive lavorate, ma le quantità sono omesse dal progetto pubblicato in line.
Tante le polemiche relative al fatto che bombe prodotte nell’impianto sardo vengano poi vendute all’Arabia Saudita, impegnata nel sanguinoso conflitto bellico in Yemen, dove i massacri di civili hanno più volte scatenato l’indignazione di tante organizzazioni umanitarie mondiali. Il ministro della Difesa Trenta ha annunciato “di volerci vedere chiaro” relativamente alla vendita di armi dall’Italia all’Arabia Saudita.













