Abbiamo fatto due chiacchiere con un papà divorziato: Roberto, cagliaritano, 62 anni, due figli (uno di 21 e l’altra di 29), divorziato da nove anni, alla domanda: Come vivi questa ricorrenza? Risponde: “Il mio stato attuale è ottimale. C’è voluto tempo, però, inizialmente è stato un grande casino. Quando ci sono contrasti fra i genitori, tutto ricade sui figli. Fortunatamente grazie all’Associazione Mamme e Papà Separati ho imparato a rapportarmi con loro dopo la separazione. Devo tutto al prezioso aiuto delle psicologhe che mi hanno aiutato in questo percorso, e all’avvocato che ha fatto sì che trovassi un punto di incontro con la mia ex moglie.”
L’Associazione Mamme e Papà Separati è presente in tutta Italia, e ha una sede anche in Sardegna, a Cagliari. Dal 2010 supporta le famiglie separate sia sul piano psicologico che legale.
Oggi Roberto ha trascorso la festa del Papà con suo figlio, pranzo insieme e poi qualche giro. Sua figlia invece la vedrà in settimana perchè vive fuori Cagliari.
Roberto col tempo ha trovato un equilibrio nella sua famiglia, dopo il divorzio. Molti papà però questo non l’hanno trovato. “Il problema – spiega – è che ci vorrebbe un percorso per insegnarti a essere un genitore separato. Non è facile rifarsi una vita nuova e imparare a essere un papà single e rapportarsi con i figli. Mi ritengo, però, fortunato. Non ho mai avuti problemi a vederli Ci sono invece molti associati che devono seguire regole fisse, orari stabiliti, e questo è sbagliato: un padre deve avere il diritto di vedere i suoi pargoli quando meglio crede. Perché la separazione avviene col partner non con i figli. Il consiglio che posso dare a un genitore che si sta separando è di evitare di litigare, evitare qualsiasi forma di screzio con il coniuge, e non far ricadere le proprie frustrazioni su di loro, anzi stargli il più vicino possibile”.
Cosa pensa di quanto accaduto in un asilo di Milano che ha abolito questa giornata, per la presenza di troppi genitori separati nella classe? “È assolutamente sbagliato quanto hanno fatto- ribadisce – ci si separa dal partner e non dai figli. I genitori restano genitori e le ricorrenze devono rimanere invariate. In questo modo si taglia fuori la figura del padre”.











