Ha postato, due venerdì fa, una “storia” sul suo profilo Facebook: “Stavo sponsorizzando le vaccinazioni sotto le stelle organizzate a Tortolì. Dopo pochissime ore, il mio profilo Facebook con quasi cinquemila amici è stato disattivato”. A sponsorizzare la serata pro vaccini Roberto Casu, dal 2008 Operatore socio sanitario e in forze all’ospedale di San Gavino Monreale.
Da un anno e mezzo, ormai, anche lui in prima linea contro la pandemia. Rimasto senza contatto social, Casu ha avvisato i suoi amici e colleghi su WhatsApp: “E, stando alle testimonianze di altri miei colleghi sardi, ho scoperto cosa è successo: i miei post sono stati segnalati da alcuni no vax, ne sono sicuro. Avevo poco meno di cinquemila amici nel profilo principale e so che una parte erano contrari ai vaccini”. Un’operazione sin troppo chiara, a detta di Casu: “Stanno tentando di colpire i profili del personale sanitario che promuove, come è giusto che sia, le vaccinazioni, visto che sono l’unico metodo per cercare di battere il Coronavirus”. Nel caso specifico, poi, il danno è soprattutto economico: “Ho due case vacanze, entrambe avevano una loro pagina Facebook: tutto scomparso, insieme al mio profilo”.
“Denuncerò tutto ai carabinieri, dopo tanti giorni Facebook mi ha dato la possibilità di mandare i miei documenti, ma intanto il danno è stato fatto. È vero”, sottolinea ancora l’Operatore socio sanitario, “che da qualche settimana è in atto una campagna di denigrazione contro noi sanitari in lotta contro il Covid”.