È uno dei campionissimi della polisportiva Olimpia Onlus, Roberto Musa, e la medaglia che tiene appesa al collo se l’è davvero conquistata, realizzando due reti importantissime, “una su rigore”, durante il triangolare di beach soccer al quale ha partecipato la onlus sarda in terra brasiliana. Meglio, nella spiaggia più famosa di Rio de Janeiro, Copacabana: “Per me è stata la prima volta in Brasile, un’emozione forte anche perchè ero insieme a tutti i miei amici, mi sono divertito tantissimo”, dice, tra un sorriso e l’altro, Roberto. E c’è stato pure spazio per il bagno nell’oceano: “Emozionante”. E, dovendo scegliere tra le spiagge brasiliane e quelle sarde, il 40enne quasi si imbarazza: “È difficile, diciamo quelle brasiliane ma il Poetto rimane sempre nel mio cuore”. Insomma, anche se non affaccia sull’oceano e anche se i granelli di sabbia non sono più quelli di una volta, il fascino di una tintarella nei chilometri cagliaritani del lungomare rimane comunque alto. È abituato a fare spesso la valigia e partire, Roberto.
“Sono stato a Montecarlo, poi anche a Monza per seguire le gare del rally”. Già, perchè oltre al calcio, un’altra passione di Roberto Musa sono i motori: “Seguo anche la Formula 1, sono tifosissimo di Michael Schumacher”. E pazienza se il campione tedesco, purtroppo, da anni non può più gareggiare, i miti vivono in eterno. “Rio de Janeiro è una città molto affascinante, è piena di vita”, confessa Musa.









