Rivoluzione per l’edilizia in Sardegna, via libera del consiglio regionale al Piano Casa

Consentiti, tra l’altro, gli aumenti volumetrici delle abitazioni private nelle zone turistiche, oltre i 300 metri dalla battigia, fino a un massimo di 150 metri cubi. La Lega: “Getterà le basi per una ripresa economica del settore edile, senza stravolgere l’ambiente”. L’opposizione: “Provvedimento scellerato. Sarà impugnato dal Governo”


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Via libera del Consiglio regionale al Piano Casa. Dopo una battaglia in aula e un fortissimo braccio di ferro tra maggioranza e opposizione e sgambetti nel centrodestra è stato approvato a maggioranza (presenti 51,votanti 50, si 31, no 19, 1 astenuto) il documento sulle “Disposizioni per il riuso, la riqualificazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed altre disposizioni in materia di governo del territorio”. “Il testo”, scrive la Lega, “ getterà le basi per una ripresa economica del settore edile, importante motore della nostra economia, creando lavoro e occupazione senza, però, stravolgere né deturpare l’ambiente circostante. Tra i passaggi tecnici importati: viene consentita l’edificazione a fini residenziali nell’agro, nella fascia dei mille metri dalla linea di battigia, consentita per imprenditori agricoli professionali, purché titolari di un ettaro, e non più tre ettari come nella vecchia norma, consentiti aumenti volumetrici delle abitazioni private nelle zone turistiche, oltre i 300 metri dalla battigia, fino a un massimo di 150 metri cubi.
Sì agli incrementi volumetrici negli hotel, oltre i 300 metri dalla battigia, sino al 50% dell’esistente; e alla possibilità di chiudere le verande degli hotel, e la copertura delle piscine, con elementi amovibili per non più di 240 giorni. C’è anche la possibilità di trasferire, previa demolizione, volumi da aree a rischio idrogeologico ad aree non a rischio o da zone di particolare valore paesaggistico ad altre zone. “È stato un lungo lavoro, fatto di confronti talvolta molto accesi, ma alla fine siamo fieri di aver dato alla nostra terra, alla nostra gente un provvedimento che il comparto chiedeva da tanto tempo senza aver mai trovato ascolto”, scrive il coordinamento regionale della Lega, “il tema dell’urbanistica ritornerà presto al centro del dibattito regionale, ora è doveroso concentrarci su altre norme da portare avanti”.
“L’opposizione ha votato compatta contro questo provvedimento scellerato”, scrive Maria Laura Orrù, consigliera dei Progressisti, “il testo approvato dalla maggioranza sarà certamente impugnato generando enormi problemi ai professionisti, ai funzionari degli uffici che dovranno rilasciare le autorizzazioni e ai cittadini che, come ho ampliamente espresso in questi giorni, pagheranno a caro prezzo la superficialità di questa maggioranza”.


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