Partito della Rifondazione comunista e Partito dei Comunisti uniti e con lo stesso simbolo per le elezioni regionali del 16 febbraio prossimo. Un unico simbolo della Sinistra sarda, con falce e martello in primo piano, sotto la bandiera italiana e in sottofondo i quattro mori. La presentazione oggi all’hotel Regina Margherita a Cagliari, alla presenza dei segretari regionali. Non solo il simbolo ma anche un programma molto preciso che “riunifica i comunisti sardi – ha spiegato il segretario regionale di Prc, Giovannno Deriu – e che recupera chi si é ritirato dalla militanza. Un prefetto ambizioso senza input nazionali e che proseguirà dopo le elezioni regionali”.
L’obiettivo é mandare a casa Cappellacci. “In questi dieci mesi – ha sottolineato Giuseppe Stocchino, consigliere regionale – ho incontrato lavoratori in difficoltà per combattere insieme a loro questa battaglia, ma senza il sostegno della maggioranza e dell’esecutivo non si é potuto fare niente di concreto”. “Il nostro programma prevede dei punti imprenscibdibili – ha detto Alessandro Corona, segretario regionale dei Comunisti Italiani- In primis un serio progetto per il lavoro che includa tutte le categorie e che sia possibilità ai giovani sardi di esprimersi in Sardegna. Un piano energetico e industriale serio e concreto, potenziare il settore della cultura e dell’istruzione. Particolare attenzione anche per la Sanità, che deve essere garantita e non smantellata. Crediamo siano tutti obiettivi realizzabili”. Pieno appoggio al candidato alla presidenza della Regione, Francesco Pigliaru. “Dovrà essere garante di tutto il centrosinistra, e nei prossimi giorni gli faremo presenti le nostre priorità”.