Ebbene sì, ci avevano promesso in campagna elettorale che la tassa sui rifiuti non sarebbe più stata la più cara. Ci avevano promesso che l’appalto dell’aliga targato Zedda sarebbe stato nettamente modificato, e invece i cari mastelli tutti rotti ce li portiamo dietro fra topi e blatte, e Cagliari è diventata una città più sporca. Ebbene sì, ci aveva detto il sindaco Paolo Truzzu in conferenza stampa che posizionando il mastello del secco due volte al mese invece che quattro avremmo risparmiato un bel po’.
Tari più leggera? No, e dopo l’inchiesta di qualche settimana fa del nostro giornale, con vari cittadini che hanno testimoniato il mancato risparmio, arriva la conferma anche da Cittadinanzattiva. Non solo il capoluogo sardo è il Comune più caro di tutta la Sardegna, ma non c’è nemmeno un centesimo di sconto nonostante i conteggi del secco. La promessa, sinora mancata? Chi conferisce meno volte avrà uno sconto in bolletta. Forse, dall’amministrazione comunale si sono scordati di dire da quanto, esattamente, perchè sinora il quantitativo da pagare è identico a quello del 2022: quattrocentodieci euro a famiglia. La Tari meno cara, 296 euro, è a Oristano. In Sardegna, la tariffa è aumentata del 3,5% rispetto al 2022, e a Nuoro in particolare si registra un incremento del 7,6%.











