Se il pronto soccorso chiude le porte ai casi gravi che pronto soccorso è? Eppure, a Iglesias d’ora in poi funzionerà così: il pronto soccorso riapre, dopo le polemiche e l’esposto in procura, ma riapre solo in alcuni giorni e in alcune ore e, soprattutto, accoglierà soltanto i casi non gravi. Una contraddizione in termini, ma così è: rattoppata la coperta sempre troppa corta del personale, con 5 medici in malattia contemporaneamente, attraverso il ricorso ai medici in affitto e a figure professionali in grado di sostituire gli assenti in particolare nei reparti di Medicina e Chirurgia, il presidio garantirà i suoi servizi dal lunedì al giovedì per tutte le 24 ore, il venerdì fino alle 14 e negli altri giorni resterà chiuso, dunque i pazienti dovranno andare a Carbonia.
Una situazione probabilmente unica in Italia, che ha indotto l’Usb ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per “rappresentare il grido di dolore e di rabbia di un intero territorio che oramai conta un bacino di utenza di circa 130 mila persone. L’ evidente scarica barile tra i vertici della Asl e della parte politica, oltre a rendere la situazione vergognosa, arreca un gravissimo pregiudizio alla popolazione che si vede negare il diritto di poter accedere alle cure”.










