Regione, dieci detenuti al lavoro per digitalizzare gli archivi VIDEO

Dieci detenuti del carcere di Uta al lavoro  negli uffici  della Regione  per digitalizzare i documenti degli archivi


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Grazie al progetto “Archivio Digitale” per il reinserimento sociale e lavorativo di detenuti  finanziato con 100 mila euro dall’assessorato regionale  della Sanità, dieci detenuti con  età media di  40 anni, potranno lavorare in  un ambiente esterno al carcere per un anno dal 26 aprile scorso al 31 marzo 2017. 

L’iniziativa è stata presentata  oggi in una conferenza stampa dall’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, degli Enti Locali Cristiano Erriu e dal direttore del Carcere di Uta Gianfranco Pala.  

Insomma dopo un addestramento breve i detenuti, tra i quali qualcuno condannato anche  all’ergastolo, stanno lavorando  nell’assessorato Enti Locali e presso l’archivio di Stato.  In questi uffici, avvalendosi di quel personale in collaborazione con gli esperti della cooperativa Cellarius, che sovrintende al processo operativo dei detenuti,  si sta procedendo al lavoro di digitalizzazione di documenti  cartacei con gli strumenti messi a disposizione dalle amministrazioni. Interessante il lavoro che si sta svolgendo nell’archivio di Stato dove si stanno digitalizzando i registri dell’archivio storico dell’x carcere di Buoncammino.  

In sostanza 4 detenuti la lavorano presso l’ufficio tutela del paesaggio dell’assessorato regionale dell’Urbanistica,  4 nel Carcere di Uta e 2 digitalizzano gli archivi storici del Carcere di Buoncammino.  

Dall’inizio del progetto, dopo una formazione di 3 settimane, i detenuti hanno già elaborato circa 24 registri, digitalizzando 4000 pagine ed effettuando oltre 34.800 registrazioni sul database dell’assessorato. 

Guardate il VIDEO della conferenza. 


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