Gergei, cittadini e sindaco per aiutare gli allevatori di Sedilo

LA FOTO DEL GIORNO. La comunità di Gergei, con in testa il primo cittadino, Rossano Zedda, si adopera con un aiuto concreto per gli allevatori di Sedilo, come avvenne invece nel 2013 per sostenere i cittadini di Laconi e Nurallao


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Solidarietà, comprensione, una mano tesa per reagire dopo le dure immagini delle campagne incenerite che seminano tristezza e tracollo per le aziende e centinaia di famiglie: accadeva nel 2013, ma oggi (a distanza di tre anni), accadrà di nuovo. Gergei é anche questo, ce l’ha nel cuore la voglia di non rimanere insensibile ai problemi: «In mattinata – scriveva nel 2013 su Facebook il primo cittadino, Rossano Zedda – abbiamo raccolto quasi 1000 presse di fieno per gli allevatori di Laconi e Nurallao, colpiti dall’ incendio maledetto, più quelle per il nostro compaesano vittima anche lui dei piromani. Oltre 50 persone coinvolte tra allevatori e volontari che ringrazio uno per uno. Complimenti a tutti, questi piccoli gesti rappresentavano tanto in questi momenti di difficoltà». 

L’AIUTO A SEDILO. Un’identica fotocopia che si sta attuando proprio in queste ore, (purtroppo dettata dall’esigenza incombente di questi drammatici giorni appena vissuti), dove i pastori sono in ginocchio, colpiti duramente dai delinquenti dei roghi. In poco tempo, c’è stato il passaparola generale per ridare vita ad una bellissima e simile iniziativa per aiutare stavolta gli allevatori di Sedilo: «La nostra comunità locale – dice entusiasta il sindaco, Rossano Zedda, raggiunto telefonicamente – non si è mai tirata indietro per dare una mano a chi ha subito disgrazie, alluvioni e come in questo caso specifico, ridare speranza alla gente che ha assistito impotente alla ferocia delle fiamme dei piromani. Ci stiamo stringendo tutti insieme per raccogliere denaro, foraggio, anche in sinergia con i Camperisti Sardi per sostenere tutti insieme la comunità di Sedilo, che ha subito danni ingenti e vive ora nel miracolo di voltare pagina dopo la disperazione. Non possiamo tirarci indietro – conclude Zedda – la Sardegna unita e solidale è anche questa».


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