Che sia strategia o il primo passo verso la rottura definitiva, è presto per dirlo. Ma intanto, dopo una seduta fiume durata oltre 5 ore a Cagliari, il Partito sardo d’Azione ha deciso: il candidato del centrodestra resta l’uscente Christian Solinas.
In un primo momento si stava facendo insistente la voce che i sardisti fossero pronti al passo indietro per garantire l’unità della coalizione con il sostegno a Paolo Truzzu, voluto a tutti i costi da Fratelli d’Italia. Poi, però, il dibattito ha portato a un’altra decisione.
“La direzione nazionale del Psd’Az ha compiuto le proprie valutazioni politiche e ribadito le posizioni espresse dai dirigenti in queste ultime ore. In particolare, riteniamo di riproporre la coalizione civica e sardista con la guida di Christian Solinas all’attenzione dell’elettorato sardo”, ha detto il presidente del Psd’Az, Antonio Moro. “Al momento non risultano candidature alternative e condivise da tutte le forze della coalizione, e che abbiano trovato motivazioni politiche che giustificherebbero altre scelte. Dunque riteniamo giusto presentarci agli elettori con la medesima formula politica e con la guida della presidenza sardista di Christian Solinas”, ha aggiunto Moro. “Lavoreremo in queste ore per cercare la sintesi all’interno della coalizione e per trovare una composizione fra le diverse posizioni emerse, anche con i partiti che attendono indicazioni dai tavoli romani. Lavoriamo perché il centrodestra resti unito, ma oggi la direzione del Psd’Az ha ribadito una posizione molto chiara, e cioè che la coalizione civica e sardista debba presentarsi agli elettori con la guida sardista di Christian Solinas. La direzione del Psd’Az è riunita in seduta permanente, la settimana prossima sarà convocato il consiglio nazionale e valuteremo i prossimi passi”, ha concluso.
Una decisione che crea un gigantesco problema alla Lega che dovrà decidere se mollare Solinas al suo destino o sostenerlo ma, ipotesi improbabile, rompere con gli alleati di governo.











