Quartucciu, Sant’Isidoro, cani randagi presi di mira: uno è stato rinvenuto morto, altri due sono scomparsi e un altro è stato intimorito con dei colpi di arma da fuoco.
Ai microfoni di Radio Casteddu parla Fatima Medas, 56 anni, una delle 10 volontarie che si occupano degli amici a quattro zampe.
“Uno dei cani seguiti, per i quali abbiamo cercato adozione per tanto tempo e mai trovate, alcuni sono anche in adottabili perché sono cresciuti in libertà e sono semi selvatici, è morto avvelenato.
Abbiamo trovato una serie di esche con lumachicida e gli altri tre rimasti sono terrorizzati.
Oltre a questo orrore accaduto ieri è successo che mentre i carabinieri ci chiedevano i dati per poter fare una denuncia, qualcuno ha usato il fucile contro uno di questi cani, che probabilmente era nelle vicinanze del suo terreno, facendolo scappare”.
È stato udito “urlare, guaire e i carabinieri hanno poi eseguito i giusti rilievi”.
Non è la prima volta che gli animali vengono presi di mira da una o più persone e a breve verrà inoltrata una denuncia formale: “Noi siamo una serie di persone testimoni del fatto e ci stiamo organizzando per fare una denuncia collettiva assieme alle associazioni, ad altri volontari e spero si uniscano a noi anche le guardie zoofile perché la situazione è grave. I cani che accudiamo hanno un riparo, l’antiparassitario e la pulizia del posto ogni giorno. Sono seguiti e le femmine sono state sterilizzate, tutto a spese nostre”.
Infine un appello al sindaco: “Bisogna risolvere il problema”.
Risentite qui l’intervista a Fatima Medas di Paolo Rapeanu e Gigi Garau
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