Un’isola divisa per settori, con un “capozona” per ogni località balneare della Sardegna. E’ questo che viene fuori dal servizio andato in onda ieri sera a firma di Filippo Roma, inviato della trasmissione “Le Iene”.
A capo di una vera e propria organizzazione che arriverebbe da Napoli, chi comanda controlla e dirige le vendite del cocco nelle spiagge. Un monopolio all’insegna della “gerarchia”: chi si reca sul litorale munito di contenitori e “cocco bello”, lavora in nero, sotto il sole e spesso sono sottopagato.
Dettagli precisati da un venditore anonimo intervistato da Filippo Roma. Il ragazzo ha svelato tutti i retroscena di un mercato che non accetta estranei: l’inviato, fingendosi ambulante con tanto di secchio e frasi accattivanti per attirare i clienti, si è trovato a tu per tu con chi da anni, vende il cocco sulle spiagge sarde. “Io sono qui da dieci anni, se devi stare qui devi parlare col capo”, lo ha avvisato uno dei “seguaci” del capozona.
Ognuno di questi porterebbe all’organizzazione 12-13 mila euro a stagione, per un totale di 1 milione e 300 mila euro, di questi circa 800 mila euro finiscono nelle tasche del boss a Napoli, tutto in nero.











