Un paziente affetti da scabbia, di 83 anni, lasciato per quattro ore chiuso al caldo in ambulanza.E la rivolta,questa volta, è partita su Fb proprio dai volontari del 118 che non ci stanno usando toni duri: “Possibile che un essere umano, ripeto essere umano, di 83 anni venga trasportato da un’ambulanza del 118 in pronto soccorso e lasciato lì, con la sola assistenza del nostro equipaggio, dalle 18.30 alle 23.00, senza essere visitato e trattato, lui e l’equipe, come il più infettivo e pericoloso degli esseri, perché ha la scabbia? Possibile che questo ospedale, che ha il reparto di infettivi, non sia strutturato per un caso di scabbia? Possibile che nessuno, dico nessuno, lo abbia visitato? E se avesse andato lì per altro? Che cazzo di rispetto per lui e per l’equipe? E se arrivasse un barcone con casi di ebola? Per carità!! Costi quello che costi, domani sentirò i responsabili di questa vergogna e, se il caso, arriverò alla procura. Se era così pericoloso, perché lo hanno lasciato ad attendere con altri pazienti? Perché è stato permesso all’equipaggio di andare in bagno? Perché non chiudono tutte le sale dove è entrato lui o qualcuno dell’equipaggio? Perché non vanno a farsi friggere, invece che cercare assoluzioni burocratiche? In 30 anni di servizio è una delle cose più vergognose che abbia vissuto. Non può finire qui.











