Il rapper e producer Quilo – al secolo Alessandro Sanna – della storica band Sa Razza presenta il suo nuovo video singolo BeatPolarism, prodotto tra l’Isola e Liverpool dal producer musicale Gangalistics.
Sa Razza inizia il suo percorso artistico negli anni 90 nel profondo Sulcis iglesiente, terra di miniere e poli industriali falliti , con un progetto musicale che ha segnato un’epoca. Fu la prima crew hip hop a incidere il rap in lingua sarda su un vinile prodotto dalla century vox di Bologna. Progetto portato avanti fino al 2003 con vari album che in Sardegna sono diventati dei classici.
Quilo torna nella scena con BeatPolarism un brano che si potrebbe definire Alternative Rap dove sonorità elettroniche e classiche si miscelano in un groove cupo e teso che racconta in prima persona cosa siamo e cosa stiamo diventando. BeatPolarIsm è accompagnato da un video disponibile su youtube girato in Sardegna dal video maker Roberto Pili; un clip che è quasi una sorta di galleria d’arte underground.
“Beatpolarism non arriva subito, non è virtuosismo lirico tanto caro a molti rapper per entusiasmare e far colpo sulle masse. BeatPolarism non parla solo di società-social ma è anche poesia di strada che non offre soluzioni o cure al male” racconta il rapper. Beatpolarism gioca tra le due parole Beat e Bipolarismo creando un neologismo che provocatoriamente diffonde nelle strade una nuova droga fatta di ipertesti geneticamente modificati; il bipolarismo colpisce anche il mondo dell’arte e della musica usa e getta. E’ un messaggio, un’interferenza, una scossa che defibrilla i cuori malati. Protagonismo patologico, egoismo per il quale ci sarà un prezzo da pagare per tutti sono le chiavi di lettura di questo brano. BeatPolarism è il TAO corrotto dove male e bene si sono confusi tra psicofarmaci e valori distorti con i loro nuovi eroi fatti di click e corsa al rating positivo, alla condivisione di banalità e fake news. Beatpolarism non è moralismo ma è una confessione collettiva, un invito a chiederci chi siamo e urlare al mondo la nostra verà identità.”













