Prima, rinviato a data da destinarsi perchè le liste di attesa in Emodinamica al Brotzu non sono certo miracolate dal caos delle lunghe attese. Poi, la data finalmente trovata dai medici, tutta la preparazione post intervento ma, all’ultimo, l’amarissima e gravissima beffa: Benito Scasseddu, 82enne di Cagliari, dovrà tenersi una valvola aortica calcificata ancora, incrociando le dita, sino a venerdì. Operazione saltata, il motivo? “Ci hanno detto che non c’era più sangue nonostante, sin dalla mattina, ci avessero giurato che ce n’era”. A raccontare l’ennesimo caso di sanità nel caos in Sardegna è la figlia dell’anziano, Sabrina. “Così mio papà rischia di morire, l’hanno detto gli stessi dottori”. Il calvario, ancora in corso, inizia a marzo: “Papà viene ricoverato con urgenza all’ospedale perchè, durante una visita in un centro privato, una dottoressa nota che la valvola è tutta calcificata, a parte un piccolissimo pezzetto. Dovevano fargli un intervento chirurgico particolare, il Tavi, poi invece l’hanno dimesso”. Una decina di giorni fa Benito Scasseddu, mentre si trova a casa, si sente male, stavolta gli viene trovato uno spazio in sala operatoria ma, a causa della mancanza di plasma, vede ferri e medici solo col binocolo: “Ci hanno detto che può morire improvvisamente da un momento all’altro e senza intervento ha un paio di mesi di vita”, prosegue la figlia. Prossimo appuntamento sotto i ferri, sperando che sia la volta buona, venerdì, dopodomani. Nell’attesa, però, la figlia dell’ottantaduenne ha anche scritto una email di denunci all’Urp del Brotzu, che riportiamo integralmente di seguito.
“Buona sera, sono Scasseddu Sabrina, figlia di un ricoverato per la seconda volta in Cardiologia all’ospedale Brotzu, mi ritrovo a denunciare un grave disservizio, mio padre è stato ricoverato con urgenza a marzo 2023 dove necessitava di intervento chirurgico chiamato Tavi, a grande sorpresa venne dimesso in lista d’attesa in Emodinamica, in questi mesi di attesa abbiamo fatto vari solleciti in Emodinamica ricevendo sempre la stessa risposta: che la lista era lunga e c’erano altre priorità e bisognava attendere? Attendere cosa? Che mio padre morisse improvvisamente in casa? Questo è ciò che hanno detto i medici cardiologi del Brotzu. Il 15 Luglio siamo stati costretti a chiamare l’ambulanza perché si è risentito male, secondo ricovero dove per la giornata odierna 26 luglio è stato organizzato il tanto atteso intervento chirurgico, preparazione tra il 25 e il 26. Ho parlato con il medico cardiologo che poi alle 10:30 mi ha comunicato che le sacche di sangue erano a disposizione e che mio padre sarebbe stato operato dopo le 12. Dopo tanta ansiosa e devastante attesa alle 13:15 ci comunicano che l’intervento da parte di Emodinamica era stato rinviato perché non c’era sangue, dove è andato a finire?”.









