È uscito dal bagno, ha fatto giusto un paio di passi e, poi, è stato travolto dalla porta, che si è letteralmente staccata dai cardini e l’ha colpito in pieno sulla testa. Luca, 11 anni (nome di fantasia), studente del primo anno della scuola secondaria di Bellavista, a Quartu, se l’è vista davvero brutta e, se non ha riportato gravi danni, è solo perchè la porta, realizzata in cartone pressato, non era molto pesante: “Ma, intanto, ha rimediato un trauma cranico, una forte cefalea e tre giorni di cure”, spiega, fogli medici tra le mani, la mamma del piccolo, R.D. Danni fisici, quindi, a causa di un incidente avvenuto in un posto, una scuola, dove la sicurezza dovrebbe essere sempre al primo posto. La mamma ha scritto pubblicamente su Facebook un lungo messaggio al sindaco di Quartu, Graziano Milia, taggandolo. Oltre al reportage dettagliato di quanto capitato, c’è spazio anche per una chiara richiesta di interventi per mettere in sicurezza tutti gli istituti scolastici, soprattutto le aree interne.”
“Ho trovato mio figlio spaventato che aveva dolore alla testa, un pochino di capogiro e dolore alle gambe. L’ambulanza è arrivata quasi subito con il medico che, dopo aver fatto tutti i controlli, mi ha rassicurato dicendomi che nonostante la brutta botta in testa, il bernoccolo , lo spavento e il male alla testa non riscontrava niente di grave e che mi consigliava di tenerlo sotto controllo per qualche ora. Mio figlio è riuscito a dormire dopo aver preso la tachipirina perché aveva mal di testa e dolore alla testa per il colpo preso e un bel livido alla gamba perché, a quanto pare, la porta lo ha fatto cadere a terra. Caro sindaco, bisogna aspettare qualcosa di peggio per far sì che le nostre scuole siano messe in sicurezza? Quando accompagno mio figlio a scuola lo saluto con la certezza di lasciarlo in un posto sicuro, dove poi vado a riprenderlo con la voglia di rivederlo all’uscita con il suo bel faccino d’angelo felice. A scuola si ride, si studia, si gioca, può capitare che ci si faccia male, ma una porta in testa no , non deve accadere e non deve più succedere. Fate più controlli”. Dal Comune fanno sapere “di essere a conoscenza di quanto capitato e i nostri uffici stanno già intervenendo”.









