Ha scoperto di essere positiva dopo Capodanno con un tampone fai da te, dopo una settimana ne ha fatti, a breve distanza, due, molecolari, risultati entrambi negativi, ma il suo green pass è stato disattivato lo stesso. Emanuela Vacca, artigiana e donna delle pulizie 47enne, “separata e con due figli da mantenere”, non può esser segnata come guarita dal Covid perché il primo tampone non l’ha fatto in farmacia, ma a casa: “Peccato che il mio medico di famiglia, appena ho comunicato la mia positività, abbia inviato la segnalazione all’Ats”. Ma dai vertici della sanità sarda non è mai arrivata nessuna risposta. E non è l’unica mossa che può permettere alla donna di ottenere la certificazione verde perché guarita: “Mi sono autosegnalata, ho spedito tante email alla stessa Ats. Molte sono tornate indietro, le altre sono rimaste senza risposta. A gennaio ho lavorato, prima della scoperta del virus, ora non posso più fare le pulizie”.
Emanuela Vacca non ci sta: “Sono vaccinata con doppia dose, la seconda ricevuta a settembre. Sono stata bastonata nonostante mi sia comportata da cittadina modello e abbia osservato tutte le leggi e prescrizioni. La mia dottoressa senza tampone positivo, non può notificare le procedure perché fa tutto dal pc e, se non hai ora minuti e secondi e laboratorio, non va avanti. Sarò costretta a fare la terza dose perché bloccata senza green pass e senza poter fare niente, tutto questo per aver rispettato le regole e aver fatto le normali procedure, tutto nel rispetto della legge”, afferma la Vacca. “Ora, chiedo si paladini del vaccino: visto che avete una risposta per tutto, cosa dovrei fare in questo caso?”