A Quartu c’è un buco gigantesco, e non è uno di quelli che si può ancora trovare nelle strade non ancora asfaltate dal Comune, ma proprio nelle casse dell’amministrazione. È quello, economico, della Tari non pagata dai commercianti: “Il 51 per cento risulta non aver pagato la Tari”, spiega il vicesindaco Tore Sanna. Numeri alti e preoccupanti che hanno portato la Giunta Milia a promuovere nuove regole: stop a concessioni e licenze per gli evasori. E c’è l’ok del Consiglio comunale, arrivato oggi: chi non paga non potrà più nemmeno sperare di ottenere rinnovi del suolo pubblico. Il via libera è arrivato da maggioranza e opposizione, con alcune novità rispetto al documento iniziale.
Il regolamento partirà dal primo gennaio 2024 e, per chi ha grossi debiti, sino a 250mila euro, i mesi di rateizzazione saranno molti di più rispetto a chi deve pagare una Tari più contenuta, cioè sino a ventimila euro: “In questo modo cerchiamo di aiutare tutti i commercianti a mettersi in regola”, dice ancora Sanna. “Invitiamo i negozianti a prendere contatti con i nostri uffici per verificare l’esatta posizione debitoria”.











