Chiuso da meno di un giorno e già al centro delle polemiche. Il lungosaline di Quartu Sant’Elena sbarrato alle auto e “trasformato” per almeno un anno e mezzo in strada pedonale fa infuriare l’opposizione comunale. L’ordinanza firmata dal sindaco Stefano Delunas impone lo stop a tutti i tipi di vetture per “rischio crolli”, promuovendo un nuovo e temporaneo utilizzo della strada. Ma l’opposizione non ci sta. Tonio Pani, del Polo Civico, è netto: “Un dramma, si sta facendo passare il messaggio che è meglio una strada pedonale, proprio quella utilizzata ogni giorno da decine di migliaia di sardi. A poca distanza c’è pure l’ospedale Marino, sarà un caos totale. Via Fiume è già intasata, così come via San Benedetto”, attacca Pani, “non è pensabile metterci due anni per riparare un ponticello che scavalca una cunetta, non è mica il ponte di Brooklyn o quello, purtroppo crollato del tutto a Genova, il Morandi”.
“La scelta di Delunas è di una gravità inaudita, stiamo parlando di una via fondamentale per la terza città della Sardegna. Come consigliere di opposizione mi batterò per chiedere un intervento straordinario da parte della Regione e della dirigenza del parco di Molentargius, visto che si tratta di una zona che ricade in pieno nel parco stesso”.









