Chilometri invasi dall’acqua e dalla disperazione. A Flumini di Quartu il cambio di amministrazione, sinora, non ha prodotto chissà quali effetti. Dalle zone collinari a quelle in riva al mare fioccano le polemiche e la mano del Comune non si è ancora vista, a parte per qualche intervento straordinario e urgente. E con l’ultima bomba d’acqua tutto il litorale si trova in un pauroso stato di abbandono. I residenti disperati si rivolgono a Casteddu Online, spedendo foto e video di paesaggi quasi lunari. E il grido è uno: “Ma l’amministrazione comunale dov’è?”. L’arrivo della stagione delle piogge, anche forti, ha fatto ripiombare nelle difficoltà e negli incubi migliaia di quartesi, quelli che vivono da subito dopo il Margine Rosso sino a Capitana. Alesssandro Gugliandolo abita in via Is Pardinas: “Faccio presente al sindaco Milia, visto che sono uno dei suoi elettori, che sono anni che questa strada viene trascurata. È disastrata, ci sono buche e crateri. Mio nipote è caduto in bici e si è fatto male. I fossi”, racconta, “vengono riempiti dagli operai con il catrame che, dopo qualche giorno, se ne va. È una strada groviera, c’è pure un avvallamento perennemente pieno d’acqua e fogne che stanno tracimando, ormai c’è un metro d’acqua”. Immaginarsi la puzza non è tanto difficile: “Ad ogni fosso vengono messe le transenne e tutto rimane così. Viviamo in una strada che sembra malfamata, quand’è che interverrano i tecnici?”.
Non hanno atteso l’intervento del Comune i residenti di via Niu Su Crobu: “Tra ieri e oggi si sta distruggendo la strada, ci sono tante famiglie, anziani e bambini. Non possiamo continuare a vivere in queste condizioni, non aggiustano le strade e siamo abbandonati dal Comune di Quartu”, tuona Francesca Camboni. “Paghiamo noi, ogni volta, una persona per venire a sistemare la strada e tutto questo non è giusto. È il Comune che deve farlo, aiutateci”. Dal villaggio di Marina Residence arriva l’urlo di Daniela Pili, residente in via Lago di Varese: “Il villaggio è stato colpito dalle bombe d’acqua, molte famiglie stanno combattendo per liberare le proprie abitazioni dall’acqua”, denuncia. “Non si possono nemmeno tirare gli sciacquoni perchè le fogne sono stracolme e i tombini strapieni. Qui serve intervenire con la massima urgenza, prima che la situazione degeneri ulteriormente”.