Il figlio ha una tetraparesi spastica e un’invalidità riconosciuta. Tutti problemi che si porta dietro da quando è nato, un minorenne cagliaritano, ma con i quali riesce a convivere. Va a scuola, si vede con gli amici ed è accudito e coccolato dai genitori. Ma, a causa delle rigide regole legate all’uso della mascherina, tre giorni fa è rimasto beffato. Niente lastra a Quartu. A raccontare tutto è il padre, Mirko M., 40enne: “La fisiatra gli ha prescritto una lastra all’anca destra, così l’ho portato in un centro convenzionato di Quartu. All’ingresso, peró, sono stati inflessibili: niente lastra perché mio figlio non indossava la mascherina. Ma lui non può portarla”, spiega Mirko, “proprio a causa della sua disabilità che non gli consente di avere una salivazione regolare. Si può spostare solo con la sua carrozzina, e tra l’altro è pure vaccinato. A scuola, per esempio, non la indossa mai”. L’uomo racconta di aver spiegato tutto al personale medico della struttura: “Ma non c’è stato nulla da fare, niente lastra”. All’inizio, Mirko non si è perso d’animo: “Mi sono rivolto subito ad un’altra struttura di Quartu”.
Anche lì, però, altri problemi: “Mi hanno detto che non sono attrezzati per fare la stre a un bimbo disabile”, dice. “Non so cosa fare, sono disperato. È assurdo che nel 2021 ci siano strutture mediche che non possono accogliere e aiutare un disabile. Ora mio figlio è partito con la madre per un viaggio all’estero, tornerà tra qualche giorno e farò un ultimo tentativo in un centro convenzionato di Selargius. Se andrà male anche lì, però, non saprò più dove sbattere la testa”.











