Si chiamava Matteo Fabbrocile, aveva appena 14 anni: è lui la vittima del terribile incidente stradale avvenuto nel sabato sera in via S’Ecca S’Arrideli. Era appena sceso dal bus del Ctm quando un’auto lo ha travolto in pieno e ucciso: un ragazzino molto conosciuto nella zona, con la città di Quartu costretta a piangere per l’ennesimo incidente mortale su una strada maledetta, buia e pericolosa come raccontano testimoni e residenti. Un impatto fortissimo, senza possibilità di scampo. Il ragazzo è quasi certamente morto sul colpo, inutili sono stati i soccorsi. Alla guida dell’auto c’era una donna, una 50enne di Quartu, che non ha potuto fare niente per evitarlo: colpa del buio, dicono tutti quelli che conoscono quel tratto di strada tra Flumini e il Simbirizzi.
Sotto choc gli amici e i familiari del piccolo Matteo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Quartu per i rilievi e i medici del 118. “Una strada dove ogni giorno in tanti rischiamo la vita: non è giusto che a morire sia stato un ragazzino così giovane”, commentano i residenti di quella zona di campagna dove abitano tante famiglie.
“Quel tratto di strada è pericolosissimo perché la luminosità è scarsa”, non resta che piangere, davvero, lacrime amare.










