La spazzatura inizia a diventare, a Quartu, un affare troppo “pesante”. Sui social fioccano le foto di mastelli non svuotati, con un breve ma chiaro messaggio da parte della De Vizia: “Troppo pesante”. Un mancato ritiro che sta aumentando da quando c’è il nuovo sistema di raccolta porta a porta: gli operatori ecologici svuotano solo i bidoncini con i microchip, cioè quelli dei cittadini in regola con il pagamento della tassa sulla spazzatura. Peccato che la Tari, “500 euro all’anno”, la paghi anche Francesco Peduto, 32enne residente in via San Benedetto. Giorno di raccolta del secco? Lunedì. Bidoncino svuotato? Sì, ma solo perchè ha dovuto macinare chilometri sino al centro di raccolta di Sa Serrixedda: “Tralasciando il biglietto scritto in un italiano che va interpretato, ho chiesto direttamente spiegazione alla De Vizia che ha dato, come interpretazione, che è troppo pesante”. E così, i rifiuti prodotti almeno nell’ultima settimana sono rimasti sul groppone del trentaduenne. “Ma il peso del bidoncino era tale che anche mio figlio di due anni lo poteva sollevare, e non sta scritto da nessuna parte che mi devo mettere a pesare i rifiuti”.
“La conclusione è che pago all’anno quasi 500 euro di Tari e poi non mi ritirano il secco, una volta a settimana in bidoni dove non ci sta nemmeno un sacco da 40 litri. I mastelli sono troppo piccoli, ho dovuto insistere per buttare lo stesso i rifiuti. Sono stanco di questa situazione e non sono l’unico, farò altri esposti al Comune perchè questo problema va risolto una volta per tutte”.












