La triste vicenda della coppia che vive da quasi due mesi nei parchi e dorme nelle panchine per strada sta coinvolgendo l’intera cittadinanza. È la conferma della grande sensibilità che caratterizza i quartesi e la testimonianza della ‘Quartu Solidale’ che si sta formando e che sicuramente crescerà ulteriormente in futuro. È pertanto opportuno che quegli stessi cittadini conoscano bene l’impegno dell’Amministrazione comunale per aiutare i coniugi a uscire da questa drammatica situazione.
L’Assessorato ai Servizi Sociali segue il caso della famiglia Cambarau con particolare attenzione già dal 2007. Vi sono state varie difficoltà nella gestione dei rapporti, anche riguardo le normali comunicazioni e le consuete visite domiciliari degli assistenti sociali che non è stato mai possibile effettuare. L’intervento del Comune ha permesso già diverse volte alla coppia di avere degli aiuti economici pubblici, compreso un contributo per la figlia che però è stato ripetutamente rifiutato negli anni dalla coppia o per meglio dire non è ha mai stato ritirato, tanto è vero che è stato necessario l’intervento pubblico perché questi soldi non venissero rimandati indietro.
L’Amministrazione sottolinea ancora una volta che intende assolutamente trovare una soluzione al problema della coppia e che si sta impegnando affinché lo stato di disagio possa terminare quanto prima. È tuttavia altrettanto necessario che la famiglia si renda disponibile ad accettare le condizioni dettate dalla situazione e loro prospettate sulla base delle relazioni dei professionisti che si sono occupati del caso.
L’ampia disponibilità e l’opportuna attenzione per la vicenda sono state dimostrate anche recentemente, il 23 marzo, quando la famiglia Cambarau si è presentata nel Palazzo Comunale per manifestare la condizione di senzatetto in seguito all’ultimo sfratto. In quella occasione l’assistente sociale, l’Assessore alle Politiche Sociali e alla Salute, i rappresentanti della Polizia Municipale, in presenza di alcuni Consiglieri Comunali, si sono adoperati per parecchie ore al fine di convincere la coppia ad accettare gli aiuti che il Comune gli offriva riuscendo faticosamente ad ottenere l’assenso alla immediata sistemazione della giovane figlia in una casa-famiglia, primo importante e tempestivo provvedimento messo in atto dall’Amministrazione.
Per il problema alloggiativo dei coniugi è stata proposta dall’Amministrazione la sistemazione temporanea presso un centro di accoglienza gestito da Don Follesa, Responsabile delle Comunità ‘L’Aquilone’. Tale soluzione avrebbe permesso di provvedere nell’immediato al soddisfacimento delle esigenze fondamentali, in vista di un progetto più strutturato. I coniugi Cambarau hanno tuttavia scelto di non accettare l’offerta d’aiuto, irremovibili nella loro richiesta di avere a disposizione un alloggio comunale, che in questo momento non è nella disponibilità dell’Amministrazione.
Ancora più di recente, inoltre, l’impegno dell’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute ha permesso di individuare una possibile occupazione per il Signor Cambarau attraverso l’inserimento in un progetto di tirocinio, pagato con Borsa Lavoro, organizzato dalla Caritas in collaborazione con la Coldiretti. La partecipazione a tale iniziativa avrebbe consentito alla coppia di guadagnare i soldi per l’alloggio, ma ancora una volta la risposta è stata negativa in quanto la loro esigenza non sarebbe di carattere lavorativo ma esclusivamente residenziale.
L’Amministrazione evidenzia quindi il costante impegno, ormai pluriennale, portato avanti dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute per venire incontro alle evidenti difficoltà della famiglia Cambarau. Insisterà ad operare in tal senso, confidando, nonostante le evidenti difficoltà incontrate, di convincere i protagonisti di questa vicenda della necessità di accettare anche proposte diverse dalla presa in possesso di un alloggio popolare. L’emergenza che stanno vivendo è troppo grave per rimandare al mittente le tante proposte d’aiuto prospettate. L’Assessore alle Politiche Sociali e alla Salute Marina Del Zompo e il Sindaco Stefano Delunas confermano in ogni caso piena fiducia nel lavoro del servizio sociale professionale.











