Per i prossimi tre anni a Quartu Sant’Elena ci si potrà spostare, con l’auto, senza spendere un patrimonio in benzina. Il Comune ha approvato infatti tutte le regole del car sharing: dopo l’anticipazione di Casteddu Online del via libera alle 26 auto a totale disposizione dei cittadini, ora arriva una nuova svolta: chi utilizzerà le automobili griffate PlayCar, infatti, non pagherà il parcheggio, nemmeno sulle strisce blu. C’è l’ordinanza ufficiale degli uffici della polizia Locale: grazie alla convenzione del servizio stipulata tra Comune e PlayCar, infatti, è prevista “la gratuità dei parcheggi a pagamento in tutto il territorio comunale”. Addio, quindi, al timore di dover mettere mano al portafoglio per dover pagare la sosta. Non solo, ecco anche gli stalli dedicati alle auto del car sharing: in via Eligio Porcu al civico 141, davanti all’ingresso principale del Comune e al civico 122. In viale Colombo 49, 69/E e 322 e in via Pitz’e Serra al 57/C. Una rivoluzione, la prima, dal sapore totalmente “green”, quella ufficializzata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Graziano Milia. E l’obbiettivo, tutt’altro che nascosto, è spingere quanti più quartesi a preferire, all’auto di proprietà, quella condivisa. E il caos legato al traffico si fa sentire soprattutto nella parte antica della terza città della Sardegna. Basta farsi una passeggiata tra viale Colombo e le viuzze a ridosso di via San Benedetto nelle ore di punta, infatti, per contare un elevatissimo numero di marmitte in funzione.
Lo sa molto bene l’assessora comunale alla Viabilità Barbara Manca: “Si tratta di una novità importante. Per chi usufruisce del car sharing a Quartu il comune renderà gratuiti i parcheggi blu. Questo è un primo passo per cercare di incentivare le persone a passare dal possesso dell’automobile all’acquisto di un servizio. Si chiama ‘MAAS: mobility as a service’, ovvero non acquisto più una macchina bensì il servizio che utilizzo quando mi serve”, argomenta l’assessora. “A Quartu il tasso di possesso delle auto è nettamente più elevato dell’effettiva disponibilità di stalli, soprattutto nell’area del centro storico. Con questa misura vogliamo accompagnare i cittadini verso un graduale cambio di prospettiva e di abitudini. La parola d’ordine è: più sostenibile, più veloce, più economico”.










