Il mini-bando di sessantasei giorni, indispensabile per far tornare in tempi rapidi al lavoro i trenta giardinieri del verde pubblico quartese fa flop. Nessuna offerta presentata, al Comune di Quartu “trionfano” le urla e la disperazione dei lavoratori. Adesso, la strada da seguire rischia di diventare solo una: l’amministrazione comunale, stando a fonti interne al palazzo di via Eligio Porcu, starebbe valutando “altre possibilità”, ma non si sa quale, anche perchè dagli uffici non sarebbe arrivata nessuna ulteriore spiegazione ai sindacalisti. E adesso, la nuova “guerra” è praticamente dietro l’angolo. C’è ancora il maxi bando milionario, che andrebbe a coprire diciotto mesi, ma anche dal quel fronte non c’è nessuna novità. “Abbiamo ricevuto pochissime informazioni dal Comune, dopo averci informato che il bando è andato deserto ci è stato detto che studieranno per trovare un’altra soluzione. Per noi tutto ciò è insufficiente”, tuona Valentina Marci, segretaria territoriale della Flai-Cgil. “Se entro il ventinove maggio i lavoratori non ritorneranno operativi si accamperanno nuovamente per strada, sino a quando non sarà trovata una soluzione”.
“Da parte dei politici quartesi c’è stato un doppio impegno non mantenuto, ovvero la garanzia della continuità lavorativa e il mancato rispetto dell’accordo preso con i sindacati”. E loro, i trenta lavoratori, hanno già iniziato a contare i giorni che li separano dall’ennesimo sit-in di protesta.












