I soldi stanziati dalla Regione per i sindaci, gli assessori e i presidenti del Consiglio di tutti i Comuni sardi porta a un nuovo peso delle buste paga anche a Quartu. Nella terza città della Sardegna, però, spicca la scelta di non attingere ai fondi comunali ma di farsi bastare solo quelli regionali. Così, il sindaco Graziano Milia guadagnerà 2812,02 euro al mese. Gliene sarebbero spettati 5624,05 ma la scelta di non andare in aspettativa dall’altro lavoro, che lo vede impegnato a gestire la comunicazione della Fondazione di Sardegna, ha fatto scattare il taglio. Il vicesindaco Tore Sanna prenderà il 60% dell’indennità totale prevista per Milia, cioè 4218,03 euro al mese. La presidentessa del Consiglio, Rita Murgioni, potrà contare su 3374,43 euro ogni trenta giorni. E gli stipendi degli assessori? Per sei di loro il nuovo stipendio è identico a quello della Murgioni. Solo in un caso, e si tratta dell’assessore delle Politiche Sociali, Marco Camboni, il netto mensile sarà di 1687,21: indennità dimezzata anche per lui in quanto è un lavoratore dipendente di un’altra realtà e ha deciso di non mettersi, come Milia, in aspettativa.
“Bisogna notare”, argomenta il vicesindaco Tore Sanna, “che abbiamo scelto di non toccare nemmeno un centesimo delle risorse comunali”. I 390mila euro, da dividere tra tutti secondo diversi calcoli, in un anno, “sono tutti soldi della Regione. E l’aumento, medio, è di appena 130 euro”.










