A Quartu è stato il giorno del dolore più intenso per la morte di Gabriele Pergola, il 43enne titolare di un’agenzia di scommesse e barista saltuario ucciso, tra domenica e lunedì, in un b&b di Quartucciu da Gabriele Cabras, 19 anni. Il funerale nella chiesa del Sacro Cuore è stato molto partecipato: ai primi banchi, distrutti dal dolore e ancora increduli per quanto accaduto, mamma Luisa e papà Paolo con la sorella di Pergola, Tamara, insieme agli altri familiari. È stato necessario riempire ben due furgoni con corone di fiori e cuscini, a riprova delle tantissime persone che conoscevano e stimavano Gabriele Pergola. A esequie avvenute, la bara è stata trasportata al cimitero quartese. “Vogliamo giustizia”, questa la richiesta, unica, sia di chi aveva rapporti di parentela con Pergola sia di chi aveva una stretta amicizia. Sin dalle ore successive al delitto, i social si sono riempiti di tantissimi messaggi di cordoglio: tutti, nessuno escluso, ricordano Pergola come un ragazzo sempre gentile e disponibile, sia nel lavoro sia nella vita privata. Ed è soprattutto in quest’ultima che stanno continuando a scavare gli inquirenti, per cercare di chiudere il cerchio su una vicenda che rappresenta, a detta degli stessi legali sia della vittima che dell’assassino, ancora punti da chiarire.
I familiari del 43enne si sono affidati agli avvocati Mauro Massa e Fausto Argiolas: “Confidiamo nel lavoro della magistratura per ottenere quella giustizia che chiedono, giustamente, i parenti di Gabriele Pergola. Sappiamo che le indagini stanno andando avanti e siamo pronti a mettere in campo tutto il nostro supporto per giungere all’accertamento della verità”. Intanto, ieri il pm ha deciso di confermare la reclusione a Uta per Gabriele Cabras: l’accusa non è stata modificata, omicidio, il giovane rischia sino a ventuno anni di carcere.











