Molentargius tema caldo, da anni, a Quartu Sant’Elena. Il parco mai decollato, nel versante quartese, continua a galleggiare in una situazione di indifferenza da parte dei cittadini. E, di rimbalzo, delle istituzioni. Il Consiglio approva il piano di gestione delle saline e per la gestione dello stagno. Domani il documento sarà portato all’Ente parco, l’obbiettivo è quello, anche, “di ricordare che nelle aree perimetrate il Comune ha già un finanziamento da 9 milioni. Per questo abbiamo proposto un ordine del giorno per mettere in evidenza che ci sono già i finanziamenti già approvati dalla Regione”, spiega il presidente della commissione Urbanistica, Stefano Busonera. “Si parla della valorizzazione del parco sportivo di Sa Cora. Comprende stadio, palazzetto, mercatino e parcheggi di scambio”. E, anche, dei milioni per il nuovo lungomare Poetto. Ma tiene banco la discussione sul futuro dell’oasi. “Il parco non attrae”, afferma Tonio Pani, consigliere del Psd’Az, “c’entra poco proprio con la nostra città. Si parla da anni di un rilancio, dobbiamo votare questo ordine del giorno per andare avanti con le nostre iniziative. Ormai il progetto del campo di calcio di Is Arenas è obsoleto, meglio farlo a Flumini e lasciare, vicino a Molentargius, una pista e altre strutture polifunzionali. Oggi, in tutti gli stadi moderni non c’è più la pista di atletica”.
Ma è proprio la gestione, disastrosa o quasi, di Molentargius, che porta il sindaco Graziano Milia ad intervenire per l’ennesima volta: “Sta funzionando poco e male, sfido chiunque a gestire una struttura così complessa con due biologhe, un impiegato amministrativo che non c’è più perchè ha vinto un concorso e un direttore che è anche dirigente del Comune di Cagliari e che, quindi, dedica al parco pochissimo tempo. Abbiamo 10 guardie forestali condivise con Monte Urpinu, Sella del Diavolo e il Serpeddì”. E la mente va ai tanti roghi dolosi scoppiati: “È necessaria qualche modifica legislativa. Il finanziamento regionale dell’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis non è stato sufficiente, abbiamo avuto ulteriori risorse solo per avere un po’ di personale in più”. Ma, a quanto pare, non basta per rivitalizzare e far risorgere la parte quartese di Molentargius.












