Relazioni, emozioni tra i ragazzini non è semplice parlare di ciò che sentono e, a volte, non riescono nemmeno a esprimere ciò che hanno dentro: un vortice che cavalca l’onda della crescita, in costante metamorfosi capace anche di generare motivi di apprensione, confusione. Anche per aiutare ad affrontare questi aspetti che la vita presenta, gli educatori si fanno affiancare sempre più spesso dagli animali: soprattutto cani, che entrano a scuola con la coda in movimento, pronti a prendere tra le zampe anche le situazioni più “complicate”. Qualche settimana fa la pet therapy è stata adottata in una scuola superiore, generalmente sono le scuole dell’infanzia e quelle primarie a portare avanti progetti di inclusione e sensibilizzazione verso i piccoli alunni. “Non è sempre facile esprimere le proprie emozioni, soprattutto quando si parla di sentimenti, contatto e fiducia: eppure i i ragazzi ci hanno stupito per la loro apertura, la curiosità sincera e la capacità di stare in ascolto” hano spiegato le responsabili Francesca e Dalia che si occupano del progetto. “Abbiamo parlato con i ragazzi di confini, rispetto, attenzione reciproca. E Dalia con la sua calma, la sua dolcezza e quella curiosità gentile che la contraddistingue, ha avvicinato i ragazzi a modo suo: con discrezione, scegliendo quando e come. E, piano piano, lo spazio si è riempito di sorrisi, domande, sguardi attenti”.










