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Quattro chilometri ben visibili sin quando c’è la luce del sole e che diventano come una strada fantasma la sera. La Provinciale 17 che collega Flumini di Quartu con Capitana, utilizzata anche da chi deve raggiungere Villasimius, è diventata l’arteria più pericolosa della terza città della Sardegna. Primo posto tristemente meritato da quando il Comune ha messo mano sull’ormai ex strada della morte che porta il nome di via dell’Autonomia Regionale. E arriva la protesta, ufficiale, del presidente dell’associazione turistica di Quartu, Roby Matta. Che non chiama in causa il sindaco Graziano Milia per un semplice motivo: la Sp 17 è di competenza della Città Metropolitana. Matta ha scritto una email al sindaco Paolo Truzzu, che ha il potere di fare arrivare gli operai in quella lingua d’asfalto, chiedendo un incontro urgente. Ecco, di seguito, il racconto-appello pubblicato sulla pagina FB ufficiale dell’associazione.
“Sp 17 tra Flumini e Capitana. L’arteria litoranea costellata di lottizzazioni ormai densamente abitate tutto l’anno e d’estate trafficata anche dai turisti. Le fermate del Ctm senza pensiline completamente immerse in un buio pesto. Chi scende dall’autobus deve affrontare la roulette russa dell’attraversamento pedonale mal segnalato. Chi decide di raggiungere a piedi casa o l’hotel camminando nello sterrato a bordo strada lo fa a suo rischio e pericolo. Alcuni kamikaze l’affrontano persino in bicicletta sfidando il traffico e le tenebre. E allora ci sorge spontanea una domanda: quando il sindaco Truzzu e la Città Metropolitana, di cui questo tratto è competenza, riusciranno mai a mettere in sicurezza questi 3-4 chilometri scarsi di litoranea con illuminazione adeguata ed attraversamenti pedonali ben segnalati Un’altra stagione turistica arriverà presto, in fondo si tratta di un piccolo investimento dal grandissimo ritorno di immagine. Parliamo di una trentina di lampioni da piazzare lungo la litoranea”.