I 250 bimbi sinora rimasti a bocca asciutta perchè i genitori non hanno pagato il servizio della mensa nelle scuole di Quartu? Al netto di qualche nuova retta pagata nelle ultime ore, il Comune non può fare nulla per un semplice motivo, spiegato dal sindaco Graziano Milia: “Al netto delle famiglie in difficoltà e sulle quali siamo già intervenuti, qui si parla di altre famiglie. Serve uno sforzo di grande responsabilità, non si può tollerare che non si rinunci a un pacchetto di sigarette o qualche gratta e vinci per pagare la mensa al proprio figlio”. Punto, Milia lo fa capire in modo netto: “La vicenda va letta così e non in altri modi”. Stando alle parole del sindaco, quindi, le famiglie che non hanno provveduto, online o di persona, a pagare le quote per far mangiare i propri figli, hanno preferito spendere i sodi in altro modo: “Il Comune non asseconderà gli atteggiamenti sbagliati da parte delle famiglie. Sia chiara una cosa, le leggi si rispettano”, ammonisce ancora il sindaco, che proprio oggi ha avuto una riunione interna per fare il punto della situazione.
“Non si può vivere in una città dove ognuno fa quello che vuole”. E Milia coglie l’occasione anche per rimarcare l’assoluta sicurezza e igiene delle mense scolastiche quartesi: “I Nas hanno compiuto cinque sopralluoghi e ci hanno fatto i complimenti”.










