Pula, un ragazzo trova un reperto di rilievo a Su Casteddu

Ritrovato un frammento ceramico sul quale è rappresentato un viso


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Un giovane pulese ha fatto un ritrovamento d’interesse archeologico presso “Su Casteddu”, rinvenendo un frammento di ceramica smaltata che rappresenta “una faccina”. Già qualche mese fa il ritrovamento dei primi frammenti nel sito da parte di un gruppo di giovani scolari delle medie di Pula.

L’IMPEGNO DELLA SCUOLA – Da diversi anni nella scuola secondaria di primo grado (la scuola media) dell’istituto comprensivo statale “Benedetto Croce” si effettuano progetti didattici di conoscenza, studio e valorizzazione del patrimonio archeologico nel territorio di Pula. Annualmente alcune classi della scuola partecipano alla “Settimana della Cultura”, appuntamento promosso dal MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) con la collaborazione dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Pula. Gli alunni vestono i panni di Cicerone accogliendo i visitatori del sito di Nora e illustrando – anche ai loro genitori e nonni, favorendo così lo scambio generazionale di una esperienza culturale d’indubbia valenza educativa – le caratteristiche, gli aspetti salienti e la storia dei monumenti custoditi nell’area archeologica.

LA PRIMA SCOPERTA – A fine dello scorso anno scolastico, un piccolo gruppo di alunni che frequentavano la classe 2D, nel corso di un’escursione presso “Su Casteddu” (località ai margini del nucleo urbano del paese caratterizzato da una  rocca che sovrasta l’abitato,  ergendosi  sulla collinetta i cui limiti sono a ridosso della S.S. 195,  in prossimità del bivio di via Montesanto) rinvenne un frammento di notevoli dimensioni, certamente appartenente a un orcio in terracotta, finemente decorato. Evidentemente sensibili alle raccomandazioni dei docenti, consegnarono il frammento all’Assessore alla Pubblica Istruzione e alla Cultura (peraltro loro  insegnante di musica), il quale consegnò il reperto al Museo Patroni, affidandolo alle mani delle due restauratrici della Soprintendenza ai Beni Archeologici. Una prima ricognizione consentì di datare il frammento approssimativamente  intorno al XIV-XV secolo, periodo in cui nella zona sorgeva il castello edificato per volere dei ”Della Gherardesca”.

IL NUOVO RITROVAMENTO – L’esperienza si è ripetuta domenica 15 settembre: in seguito alla segnalazione del rinvenimento fortuito  di “una faccina  dipinta su ceramica“, l’Assessore Porceddu, in compagnia di Matteo Langasco, alunno della terza media che consegnò in precedenza il frammento di orcio e autore della nuova segnalazione, si è recato a verificare in situ la natura del reperto, rinvenendo un ulteriore frammento di ceramica smaltata, con dipinto un volto ben delineato ritratto di profilo. Il frammento è probabilmente “riemerso” in seguito all’abbondante pioggia della scorsa settimana che ha allagato Pula. Nel raggio di qualche metro sono stati rinvenuti altri frammenti di ceramica smaltata recanti apprezzabili decorazioni. Il materiale sarà consegnato alle restauratrici del Museo Patroni.

UN ESEMPIO – La vicenda, nella sua semplicità, merita di essere segnalata in quanto denota la sensibilità e l’attenzione di un giovanissimo cittadino (nel precedente esempio di rinvenimento, di un gruppo di giovani cittadini) che avverte il dovere, la responsabilità e l’esigenza di informare chi di competenza di un fatto (il rinvenimento di un reperto) che potrebbe essere oggettivamente importante. Costituisce inoltre un esempio (e non solo per i coetanei) di senso civico e d’interesse e consapevolezza dell’importanza del “bene pubblico”. Infine può costituire uno stimolo per approfondire la conoscenza del patrimonio storico-artistico del territorio di Pula.
Le parole del Sindaco di Pula Walter Cabasino:
“L’area di Su Casteddu, mai indagata da un punto di vista archeologico, è oggetto di tutela solo da qualche anno. Su di essa insistono case di civile abitazione costruite proprio a ridosso della rocca. Quindi il potenziale campo di ricerca è molto ristretto. Dell’antico castello rimane qualche traccia che, tuttavia, andrebbe preservata e consolidata. L’Amministrazione Comunale, proprio in virtù dei rinvenimenti operati da alcuni giovani nostri concittadini, con i quali mi sono congratulato – rinvenimenti che potrebbero rivelarsi di notevole interesse storico e culturale – è intenzionata ad attivare le procedure per dar maggiore decoro all’intera area e avviare, di concerto con gli enti competenti, le fasi preliminari dell’indagine archeologica. “
Augusto Porceddu, Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Pula:
“Il gesto di Matteo e degli altri ragazzi è senz’altro apprezzabilissimo e merita un plauso. Pur tuttavia, occorre anche non esagerare nell’enfatizzare l’episodio, facendolo apparire il più possibile “normale”. Soprattutto occorre far capire la necessità di evitare che si inneschi la smania di protagonismo che potrebbe far sentire i ragazzi, in maniera del tutto  inappropriata e inopportuna, autorizzati a effettuare scavi e ricerche in aree archeologicamente sensibili.”