Pula, scuole coinvolte per la ricorrenza del 4 novembre: l’appello speciale di un alunno ucraino

L’appello speciale da un alunno ucraino: “Noi bambini vogliamo costruire e non distruggere, per questo vi chiedo di fare sempre e solo la pace”.


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Una giornata speciale in occasione della festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate: “Sono state coinvolte le scuole – spiega il sindaco Walter Cabasino a Casteddu Online – e ha fatto una commovente comunicazione un alunno ucraino profugo ospite delle elementari di Pula”. 
Si chiama Zhora il piccolo che, fino a qualche mese fa, viveva la sua infanzia spensierata in Ucraina. A marzo, durante i bombardamenti, è riuscito a fuggire con la madre e a raggiungere l’Italia, dove ha trovato rifugio.
Attraverso un progetto di gemellaggio, che sarà attivato a breve con la sua scuola di provenienza, Zhora sarà inserito nella scuola primaria di Santa Margherita, avendo così la possibilità di integrare la didattica a distanza già attivata dalla sua insegnante Ucraina.  
In questo modo, Zhora manterrà saldi i contatti con i vecchi compagni e la sua maestra, e potrà nel contempo arricchire il suo percorso formativo e condividerlo con i suoi nuovi compagni e le docenti.
Questo rapporto con le scuole è stato curato dall’assessora alla Pubblica Istruzione Emanuela Serra e questa è la lettera che ha letto il piccolo in Sala Consiliare: “𝑀𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑍ℎ𝑜𝑟𝑎 𝑒 ℎ𝑜 10 𝑎𝑛𝑛𝑖. 𝑉𝑖𝑣𝑜 𝑖𝑛 𝑈𝑐𝑟𝑎𝑖𝑛𝑎.
𝐴𝑛𝑑𝑎𝑣𝑜 𝑎 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎 𝑖𝑛 𝑈𝑐𝑟𝑎𝑖𝑛𝑎 𝑒 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑜 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑖, 𝑚𝑎 𝑢𝑛 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑏𝑜𝑚𝑏𝑒 𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑡𝑜. 
𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑜𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑠𝑐𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑚𝑎𝑚𝑚𝑎. 𝐻𝑜 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑎.
𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑖 𝑎 𝑀𝑎𝑟𝑧𝑜 𝑒 𝑑𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 ℎ𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑜 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑖 𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑜 𝑎 𝑐𝑎𝑙𝑐𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑖 𝑝𝑢𝑙𝑐𝑖𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑢𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑙𝑐𝑖𝑜. 𝐹𝑎𝑐𝑐𝑖𝑜 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑙𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑜𝑛𝑙𝑖𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑙𝑎𝑠𝑠𝑒 𝑢𝑐𝑟𝑎𝑖𝑛𝑖. 
𝑆𝑢𝑐𝑐𝑒𝑑𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑔𝑎𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑖 𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑙𝑖 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐’𝑒̀ 𝑙’𝑒𝑙𝑒𝑡𝑡𝑟𝑖𝑐𝑖𝑡𝑎̀. 𝑀𝑖 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑖 𝑚𝑎 𝑡𝑜𝑟𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑒̀ 𝑢𝑛 𝑚𝑖𝑜 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑑𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑖𝑜. 𝑀𝑖 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎, 𝑚𝑖 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑛𝑜 𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑖.
𝑉𝑜𝑟𝑟𝑒𝑖 𝑑𝑖𝑟𝑣𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑎: 𝐷𝑖𝑠𝑐𝑢𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑙𝑖𝑡𝑖𝑔ℎ𝑖𝑎𝑚𝑜. 𝑅𝑖𝑠𝑜𝑙𝑣𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑚𝑎𝑙𝑒 𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖. 𝑁𝑜𝑖 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑖. 𝑁𝑜𝑖 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑖 𝑣𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑖.
𝑁𝑜𝑖 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑖 𝑣𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑟𝑢𝑔𝑔𝑒𝑟𝑒. 𝑃𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑣𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑐𝑒”.


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