Parte da Pula un messaggio politico forte contro la violenza sulle donne. Con un Consiglio comunale straordinario organizzato davanti ai ragazzi delle scuole, all’Istituto Alberghiero, iniziativa davvero originale in Sardegna. Giovani che sono diventati anche gli attori principali del video inedito di Ignazia Melis e Renato Scano, che il Comune ha realizzato mettendo i giovani al centro della sfida contro la violenza di genere e ogni forma di discriminazione.
Pula inaugura così una settimana di grande mobilitazione nell’Isola:il Consiglio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno di condanna. Nel video c’è anche l’esempio di Valentina Pitzalis, la donna sarda sfregiata dal marito diventata il simbolo della voglia di non arrendersi e continuare a sperare e lottare. Tanti gli interventi di oggi a Pula: Anna Rosa Zedda della Commissione Pari Opportunità del Comune di Cagliari ha parlato di tutte le forme di violenza sulle donne. Dallo stalking alle minacce, dalla violenza sessuale al bullismo, dentro e fuori dalle mura domestiche.
“Dai giovani può nascere un percorso virtuoso nei confronti di ogni forma di discriminazione sulle donne- ha detto il Sindaco Carla Medau che ha ideato l’iniziativa-le istituzioni devono assumersi la responsabilità di educare, di promuovere più educazione civica, più inclusione sociale, più istruzione contro emergenze sociali come questa. Ma soprattutto è stato molto importante vedere protagonisti i ragazzi,esortarli a portare ovunque nel mondo il senso di uguaglianza e di rispetto. Noi per la prima volta abbiamo portato il Consiglio comunale in una scuola, perché la politica deve avvicinarsi sempre di più ai giovani affrontando con coraggio le emergenze sociali”.
Sulla violenza sulle donne, i dati in Sardegna sono allarmanti: sono in crescita del 35 percento le segnalazioni di episodi di stalking e atti violenti. Lo ha affermato Elena Calorio dell’associazione Donna Ceteris durante il suo intervento. Mentre il Preside Vincenzo Porrà ha detto ai ragazzi: “Spesso le vere vittime siete proprio voi, che dovete essere i primi a denunciare atti di violenza che sono sempre segno di enorme debolezza”. Francesca Onnis, comandante della Polizia Municipale di Pula, ha sottolineato che “non sempre la violenza è soltanto fisica, anche obbligare un minore a vendere o a chiedere l’elemosina per strada è un atto da denunciare e condannare. Spesso nella nostra attività quotidiana ci rendiamo conto che la violenza sulle donne avviene anche nelle case più ricche. La donna sempre più debole, ci sono casi in tante città dove viene obbligata dall’uomo addirittura a sopportare la presenza in casa di un’amante. La violenza è anche e soprattutto psicologica”.
Pula inaugura così una settimana di grande mobilitazione nell’Isola:il Consiglio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno di condanna. Nel video c’è anche l’esempio di Valentina Pitzalis, la donna sarda sfregiata dal marito diventata il simbolo della voglia di non arrendersi e continuare a sperare e lottare. Tanti gli interventi di oggi a Pula: Anna Rosa Zedda della Commissione Pari Opportunità del Comune di Cagliari ha parlato di tutte le forme di violenza sulle donne. Dallo stalking alle minacce, dalla violenza sessuale al bullismo, dentro e fuori dalle mura domestiche.
“Dai giovani può nascere un percorso virtuoso nei confronti di ogni forma di discriminazione sulle donne- ha detto il Sindaco Carla Medau che ha ideato l’iniziativa-le istituzioni devono assumersi la responsabilità di educare, di promuovere più educazione civica, più inclusione sociale, più istruzione contro emergenze sociali come questa. Ma soprattutto è stato molto importante vedere protagonisti i ragazzi,esortarli a portare ovunque nel mondo il senso di uguaglianza e di rispetto. Noi per la prima volta abbiamo portato il Consiglio comunale in una scuola, perché la politica deve avvicinarsi sempre di più ai giovani affrontando con coraggio le emergenze sociali”.
Sulla violenza sulle donne, i dati in Sardegna sono allarmanti: sono in crescita del 35 percento le segnalazioni di episodi di stalking e atti violenti. Lo ha affermato Elena Calorio dell’associazione Donna Ceteris durante il suo intervento. Mentre il Preside Vincenzo Porrà ha detto ai ragazzi: “Spesso le vere vittime siete proprio voi, che dovete essere i primi a denunciare atti di violenza che sono sempre segno di enorme debolezza”. Francesca Onnis, comandante della Polizia Municipale di Pula, ha sottolineato che “non sempre la violenza è soltanto fisica, anche obbligare un minore a vendere o a chiedere l’elemosina per strada è un atto da denunciare e condannare. Spesso nella nostra attività quotidiana ci rendiamo conto che la violenza sulle donne avviene anche nelle case più ricche. La donna sempre più debole, ci sono casi in tante città dove viene obbligata dall’uomo addirittura a sopportare la presenza in casa di un’amante. La violenza è anche e soprattutto psicologica”.













