Pula, la sindaca Medau a Radio CASTEDDU: “Tamponi rapidi agli arrivi per rilanciare il turismo in Sardegna”

Il nuovo Dpcm “cancella” la Pasqua libera anche in Sardegna, la sindaca di Pula: “Dobbiamo competere con Sicilia e Grecia, tamponi sino a quando non ci saranno i vaccini per tutti”


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C‘è un nuovo Dpcm che, di fatto, annuncia la chiusura di tutto ancora fino a Pasqua compresa, che per Pula significava l’inizio della stagione turistica. Come si spiega adesso ai cittadini che devono resistere ancora un mese e mezzo con le loro attività in ginocchio? “Sono state delle giornate in cui abbiamo vissuto delle emozioni particolarissime, ho incontrato gli albergatori che per la prima volta mi hanno guardato smarriti, non sanno che cosa avverrà; le prenotazioni sono molto lente e quella che per noi era proprio l’inizio della stagione, Pasqua sta diventando una tappa che passerà, probabilmente, in secondo piano. Oggi ho anche ricevuto degli amici istruttori che lavorano nelle palestre e sono demoralizzati moltissimo: alcuni paventavano un’ipotesi di reazione se il governo non dispone, per questo particolare settore, delle compensazioni che gli consentano di vivere, perché questa chiusura sino ad aprile è una mazzata, non dico definitiva, ma molto difficile da superare. 

La Sardegna si deve preparare comunque ad un ingresso sicuro nella nostra isola perché dobbiamo competere con le altre località come la Sicilia o la Grecia, che stanno predisponendo delle misure sanitarie per poter accogliere i turisti e questo si traduce nella possibilità di effettuare un tampone all’arrivo negli aeroporti per tutte le persone, in modo che la Sardegna torni a essere attrattiva e un’isola dove trascorrere le vacanze in sicurezza. Sino a quando non arriva il vaccino, non c’è altro modo per poter continuare a vivere, mantenere in piedi un certo livello di economia e non può essere che quello di lavorare con i tamponi, con il distanziamento e con tutte le altre misure di precauzione che, ormai, sono entrate nella nostra vita quotidiana”.

 

Risentite qui l’intervista a Carla Medau del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu

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