In Sardegna come in tutto il Mediterraneo ci sono gli squali. Infatti, dagli anni ’70 in poi, nel mare sardo sono stati avvistati diversi esemplari di squali bianchi e verdesche di dimensioni che oscillano dai due ai sei metri di lunghezza. In genere non si avvicinano mai in riva al mare, perché il troppo rumore li tiene lontani e preferiscono quindi zone più tranquille e a grandi profondità, circa 150 metri, dove poter cacciare le loro prede: tendenzialmente inseguono grossi pesci migratori come i tonni. E’ comunque appurato che nel mare sardo gli squali ci sono, per cui, trovarsi di fronte ad un bestione del genere, mentre si fa il bagno non deve essere certamente una cosa piacevole. Oltretutto questo aspetto ha creato ultimamente un po’ di fobie tra i bagnanti. Infatti, è già capitato in Sardegna negli ultimi anni e in diverse circostanze, l’avvistamento dell’inconfondibile pinna tagliare il mare, vicinissima alla riva. Sì, squali a pochi metri da riva sulla spiaggia che hanno creato il panico tra i bagnanti. In genere però si è trattato di esemplari di verdesca, tra i tipi di squalo meno pericolosi, che raramente attaccano l’uomo. Ad avvistarli sinora sono stati i pescatori e spesso anche i bagnanti. E’ successo in diverse occasioni che qualche squalo bianco sia rimasto intrappolato nelle reti dei pescatori durante le tonnare. Sinora, in base alle testimonianze, sono stati avvistati e a volte catturati esemplari di squalo a Santa Teresa, Stintino, Alghero, Badesi, Bosa, Quirra, Santa Caterina di Pittinuri, Sant’Antioco, Buggerru e nell’isola di San Pietro. L’ultimo avvistamento è avvenuto di recente a Torre delle Stelle, nel golfo di Cagliari.












