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Premio internazionale di Arte Contemporanea “Marchionni”

di sergio
24 Giugno 2017
in eventi

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Un concorso a premio, rivolto ad artisti di tutto il mondo, per ricordare Dino Marchionni, incisore sopraffino e insegnante di educazione artistica, che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro (nel cuore del Medio Campidano, in Sardegna), dove rimase fino alla fine della sua vita.

A lanciarlo è il MAGMMA (il Museo d’Arte Grafica del Mediterraneo Marchionni, con sede a Villacidro) che, con l’organizzazione della Fondazione Estetica & Progresso, e il sostegno della Fondazione Banco di Sardegna, vuole promuovere e valorizzare l’arte grafica contemporanea nell’accezione del termine greco antico che identifica la “grafica” con “disegno”. “…Con l’aggettivo ”grafico” si è sempre significato ciò che attiene genericamente al disegno, al rappresentare e comunicare per segni……immagini risolte precipuamente in segni su supporto di carta, tipico del disegno e della stampa (incisione), con finalità rappresentative o comunicative diverse di caso in caso.(Enciclopedia Treccani )”.

Il concorso si divide in due sezioni: una dedicata appunto all’Arte grafica, che prevede la presentazione di opere realizzate su carta o cartoncino, con qualunque tecnica. Un’altra sezione è dedicata alla Pittura, in considerazione del fatto che il MAGMMA ospita nella sua collezione artisti grafici il cui percorso è stato scandito anche da una considerevole produzione pittorica.

Dopo una prima scrematura delle domande di partecipazione (da far pervenire entro il 28 febbraio 2016), gli artisti selezionati saranno chiamati a inviare le loro opere, tra le quali una giuria di esperti composta da sei membri selezionerà, entro il 30 aprile, le 30 finaliste per ciascuna delle due sezioni. I criteri che guideranno la scelta dei giurati saranno la qualità, l’originalità e la contemporaneità dell’opera.

Ai primi classificati per le due categorie del Premio andranno 2.500 euro ciascuno. La votazione finale e la premiazione, avverranno dall’11 al 19 giugno 2016 nel museo MAGMMA. Qui, nello stesso periodo, i primi 80 artisti in graduatoria potranno partecipare alla Fiera d’arte mercato, organizzata in occasione della fase finale del Premio.

Non è tutto: i primi 15 lavori classificati riceveranno un Premio speciale consistente nell’esposizione in una mostra itinerante. Nel dettaglio: le prime 15 opere di arte grafica saranno esposte in due mostre collettive rispettivamente al Museo Cà La Ghironda Bologna e al Palazzo Collegio Raffaello Urbino, tra il luglio e il novembre 2016. Nello stesso periodo i migliori 15 lavori presentati per la sezione pittura saranno in mostra negli spazi dell’Archivio Galleria Lazzaro Milano.

Saranno anche assegnate tre residenze d’artista (di cui due riservate ad artisti stranieri) di dieci giorni, che comprendono anche un’esposizione finale.

A corredo di tutta l’attività svolta, sarà pubblicato un catalogo in cui comparirà un’opera dei primi 60 artisti in graduatoria (30 per sezione).

“Attraverso il Premio Dino Marchionni vogliamo promuovere il MAGMMA, un museo nato solo due anni fa ma con un grande potenziale- afferma il direttore artistico del Premio, Walter Marchionni- Inoltre, questa è una grande occasione per venire in contatto con artisti non solo da tutta Itali, ma da tutto il mondo, con cui nel tempo potremo promuovere collaborazioni e mostre”.

Ad appena venti giorni dal lancio del Premio, il sito web http://www.premiomarchionni.it/ ha registrato migliaia di visitatori. I dati di Google analytics, in particolare, dicono che il sito è stato aperto 5.196 volte, per un’entrata di 4.046 utenti. Tra i visitatori il 72,02% è di nazionalità italiana, il restante è diviso tra utenti statunitensi (3,31%), inglesi (2,33%), tedeschi (2,14%), spagnoli (1,79%) seguiti da israeliani, francesi, messicani, greci e olandesi.

 

Informazioni: tel. +39 340 347 3320; [email protected]; www.premiomarchionni.it/

 

LA GIURIA

La selezione delle opere in concorso sarà effettuata da una giuria artistica composta da sei membri di qualità. Si tratta di: Umberto Palestini (Direttore Accademia Belle Arti Urbino), Alessandra Redaelli (Giornalista e Curatrice Arte Milano), Adriano Corsi (Direttore Archivio Lazzaro Milano), Francesco Martani (Presidente Direttore artistico Museo Cá La Ghironda), Giorgio Sorrentino (Galleria Artesanterasmo Milano), Vitaliano Angelini (Presidente Incisori Urbinati).

 

Consulenti della Direzione Artistica sono: Prof.ssa Paola Dessì (Sassari), Elvio Marchionni (Artista – Spello, Pg), Nello Arigoni (Gallerista – Macerata).

 

DINO MARCHIONNI

Dino Marchionni nasce ad Urbino il 20 giugno 1932. Nella città dei Montefeltro, città natale di Raffaello Sanzio, si è diplomato presso l’Istituto d’Arte e successivamente ha frequentato l’Accademia Raffaello nella sezione di Litografia per la decorazione ed illustrazione del libro dove si diploma nel 1954 con l’illustrazione del libro di Prosper Merimeè “La Carrozza del SS Sacramento”. Nella stesso Istituto ad illustrare altrettanti testi furono: Salvatore Fiume, per ben due volte, Remo Brindisi ed Emilio Greco.

Dall’ottobre del 1954 si trasferì a Villacidro dove ha insegnato Educazione Artistica per trent’anni. Dapprima alla scuola dell’avviamento, di seguito , e in successione, presso il Seminario Vescovile, il Liceo Classico ed infine la scuola media “Antioco Loru”.

Nei primi anni vissuti a Villacidro Dino Marchionni si esprime essenzialmente con le tecniche a lui più care in quel periodo, retaggio degli studi appena terminati all’Accademia di Urbino.

La litografia, la linoleumgrafia, il monotipo, e le altre tecniche di incisione che tra l’altro sono oggetto di insegnamento presso gli istituti dove presta servizio.

Sono di questo periodo le realizzazioni con la tecnica della litografia di una serie di figure in bianco e nero e una serie di tauromachie , sempre con la tecnica della litografia, dove è forte l’influsso del Goya, autentico ispiratore dei giovani grafici ed incisori delle Accademie di mezza Europa.

Questo periodo, che possiamo inserire tra il 1954 ed il 1965, è ricco di esperienze soprattutto legate all’attività didattica.

Dalla metà degli anni sessanta inizia un periodo prolifico accostandosi a tecniche quali l’acquerello ed il graffito che saranno, negli anni successivi, il baluardo del suo percorso artistico.

Nel 1966 Dino Marchionni termina la realizzazione della prima grande opera con la tecnica del graffito: “Simbiosi” (titolo originario “L’ulivo”). Simbiosi, realizzata in quasi due anni, è il crocevia della nuova produzione artistica di Marchionni per quanto riguarda il graffito. Infatti affianca all’utilizzo del bulino, con il quale realizza le centinaia di foglioline dell’ulivo secolare, una normale lametta per grattare la cera nera sovrastante, onde poter liberare il giallo ed il rosso per poter creare il contrasto tra lo sfondo e l’albero. In questo periodo realizza alcuni graffiti, poche unità (cinque o sei), con tematiche legate alla neve e quindi con lo strato sottostante il nero, di color bianco; di queste opere, tuttora, se ne trovano tre pezzi.

La tecnica del graffito richiedeva ovviamente un’attenzione particolare e comunque superiore a qualsiasi altra tecnica. Proprio per la sua particolarità non concedeva distrazioni e conseguentemente errori. Una volta asportata la materia (il colore a cera) era del tutto vano ogni tentativo di ricomposizione della materia stessa. Questo è il motivo per cui Dino Marchionni, quando si cimentava nella realizzazione di un’opera a graffito, doveva acquisire la massima concentrazione in un contesto di tranquillità e serenità; il lavoro minuzioso e lento , e quasi maniacale, gli ha consentito di ottenere, in quaranta anni, una produzione di opere a graffito che non supera i cento pezzi.

Alla fine degli anni sessanta, contemporaneamente allo sviluppo della tecnica del graffito, Dino Marchionni affina la tecnica dell’acquerello. Da questo momento in poi e per tutti gli anni settanta, la sua attività si concentra prevalentemente sull’acquerello. Questo è anche il periodo in cui Dino Marchionni si affaccia al grande pubblico con una serie di mostre personali; Oristano , Villacidro ed una serie di mostre collettive nella penisola.

Ma le soddisfazioni dell’artista-professore sono legate soprattutto alla sua attività didattica. In questo periodo i riconoscimenti verso gli elaborati dei suoi alunni, che partecipano ai concorsi anche internazionali, sono numerosi. Fra tutti spicca il Premio dell’UNESCO del 1978/79 sul tema dell’ambiente.

Negli anni ottanta Marchionni, raggiunta la piena maturità artistica, alterna la produzione di acquerelli con quella dei graffiti. Sono anni in cui nasce l’idea, sviluppata con Marcello Serra, di realizzare una serie di opere a graffito che hanno come tema la spiritualità, attraverso la rappresentazione delle maggiori cattedrali romanico-pisane della Sardegna.

Questo progetto, consistente e articolato, assorbe gran parte dell’attività artistica di Dino Marchionni; per questo motivo, nel 1984 dopo trent’anni di insegnamento, lascia la scuola. Nel 1998 il Comune di Villacidro e la Presidenza del Consiglio Regionale realizzarono un’opera postuma dal titolo “Le Cattedrali” edito da Progetto Sardegna.

Dal quel momento in poi e fino alla sua scomparsa, che avverrà a Villacidro l’11 dicembre del 1994, la produzione artistica si fa più intensa e variegata. Le mostre personali si alternano più frequentemente; da citare sono quelle allestite ad Oristano, Villacidro, Cagliari, Macomer. Numerose sono anche le partecipazioni ad esposizioni nazionali ed internazionali: Cannes, Montecarlo, Milano, Fano e Gorizia. Le sue opere si trovano sia in collezioni private che pubbliche: Ufficio del Sindaco di Villacidro, Pinacoteca Comunale di Oristano, Palazzo della Regione Sarda.

 

Tags: arte contemporaneaCagliarimarchionnipremio
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