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L’operatività è ordinariamente garantita, nell’arco delle 24 ore, anche in forma congiunta fra le varie strutture: Stazioni forestali e Base Navale, supportate dal Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale, Nipaf d’Iglesias.
Nell’ambito di queste attività, il 18 aprile scorso, il personale della Base navale di Sant’Antioco e del Nipaf, durante un servizio congiunto presso il porto turistico di Portoscuso, ha sorpreso due persone intente a praticare la pesca sportiva.
Per tale condotta, non compresa fra le attività ammesse dal DPCM del 10 aprile, ai pescatori è stata contestata la violazione amministrativa che prevede una sanzione pari a 400 euro. A uno di essi è stata altresì contestata la violazione alle leggi sulla pesca. L’uomo aveva pescato circa 40 kg di pesci e molluschi superando il quantitativo massimo consentito al pescatore sportivo che è di 5 kg giornalieri.
A bordo dell’imbarcazione utilizzata dai due, durante gli accertamenti, i Forestali hanno anche trovato diversi litri di olio alimentare esausto, solitamente utilizzato per agevolare il prelievo ittico riversandolo in mare. Pratica assolutamente vietata dalle norme sulla pesca e da quelle ambientali in materia di gestione dei rifiuti. Il tutto è stato sottoposto a sequestro e il pescato è stato devoluto in beneficenza a un istituto caritatevole.
Alla data del 18 aprile il Servizio Territoriale del Cfva di Iglesias aveva eseguito 1420 controlli e contestato 45 violazioni alle norme di contrasto della diffusione del Covid-19.