La manifestazioni che si sono svolte questa estate e fino allo scorso mese di ottobre tra il Molo Sanità e Molo Dogana, porta a riflettere sul ruolo del Porto di Cagliari e sulle ricadute che hanno tali manifestazioni, non solo quelle collegate alle navi da crociera, sull’economia della Città. Credo poche, se si avesse il coraggio di fare una apposita indagine statistica mirata, compito al quale dovrebbero dedicarsi non solo le parti politiche che governano la Città e la Regione ma soprattutto le rappresentanze di categoria. Così purtroppo non è e nulla si prospetta all’orizzonte di una crisi socio-economica che i più tendono a coprire con calcoli e ragionamenti del tutto insufficienti e approssimativi. E non avendo progetti e proposte credibili propinano all’opinione pubblica confronti del tutto surreali con altre realtà che non sono le nostre, cioè quelle proprie della Sardegna e delle nostre Città e paesi .che non possono avere tanto meno temere confronti e paragoni.
Il Porto di Cagliari non è come quello di Barcellona, per fare solo un esempio. Il Porto di Cagliari, nel quale si affaccia la Via Roma e l’intero Golfo degli Angeli è e dovrà essere sempre più come lo vogliono tutti i Cagliaritani e quanti frequentano la Città ,con le sue panchine che ti fanno inebriare alla brezza del mare , una ampia distesa di azzurro intenso di giorno, che si increspa all’improvviso e vedi galleggiare tante bollicine, il respiro delle colonie di muggini grandi e piccoli che giocano a rincorrersi tra le carene delle barche e dei velieri ancorati nei moli accoglienti della nostra marina. E la notte, con la luna nel tetto del cielo, che ti guarda e ti protegge come un faro che illumina il Golfo. Una ” cartolina” con tanti punti focali, quasi un presepio naturale , che ti ristora e da vigore ai nostri pensieri ed al respiro dell’uomo e del mondo.Questo è il Porto di Cagliari, che molti ci invidiano e che noi,invece, ne vogliamo fare a tutti i costi una immagine sbiadita di altri luoghi, seppure meravigliosi, come Barcellona. Che non saranno mai come …Cagliari.










