Polveriera Brotzu: tra manager che vanno via con le loro ombre e altri che vengono nominati e preferiscono declinare, come se l’ospedale “scottasse”. In mezzo a una polemica che sembra senza fine, si trovano i sindacati. Che ancora una volta lanciano un appello sognando, forse, soprattutto la normalità: “Richiamando ognuno alle proprie responsabilità di fronte all’intera popolazione Sarda- scrivono in una nota io rappresentanto di Uil, Cgil e Cils Attilio Carta, Gianfranco Angioni e Massimo Portoghese- instancabilmente chiediamo che tutti si facciano carico delle gravissime carenze del personale di assistenza e di supporto quali Infermieri, OSS e Ausiliari oltre a quello Tecnico Sanitario, e non solo. Carenza che sta appesantendo fortemente l’attività nei reparti dell’Ospedale Brotzu col rischio sempre più concreto che tutto ciò possa rovinosamente abbattersi sull’assistenza ai pazienti. Urge un tangibile intervento prima che la pazienza e le forze di tutto il personale, che con consolidata abnegazione presta la sua attività professionale all’interno di un ospedale d’eccellenza come il Brotzu, si esauriscano: con prevedibili pesanti ricadute sulla sanità sarda. Chiediamo con voce rotta dalla rabbia di conoscere il “piano” straordinario che si vuol mettere in atto per far fronte a questa drammatica emergenza al fine di porre rimedio all’implosione, al collasso e alla caduta di prestigio di alcuni settori e servizi prima strategici per l’Azienda. Si prenda atto che così non si può continuare ad andare avanti per il bene di tutti. Ci si auspica infine che questo appello serva a scuotere la sensibilità e la coscienza dell’intera classe politica sarda prima che sia troppo tardi”.











