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Politiche sociali a Cagliari, presto un “centro di salute” a Sant’Elia

di Redazione Cagliari Online
22 Giugno 2017
in cagliari, zonapoetto-santelia

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Quasi 7 mesi da assessore di uno dei settori più complicati dell’amministrazione comunale: che situazione ha trovato e quali sono state le problematiche a cui ha dato priorità?

Ho trovato una situazione complessa. Ci sono gli anziani ed i minori, i disabili e le loro famiglie, i disabili nelle scuole, le estreme povertà ed i senza fissa dimora. Soprattutto i minori, che per la riservatezza garantita dalla legge per fortuna sono sottratti alla pubblica attenzione ma non alla crisi della genitorialita’, agli abusi, alla perdita dei genitori, alla deprivazione materiale e sociale. Il servizio si impegna su questi problemi, ma le riduzioni di risorse umane e finanziarie mal si conciliano con l’aumentare delle situazioni di crisi. I primi a pagare la crisi sono i minori: e non sono problemi che si risolvono con contributi economici. Tutto è priorità nel campo delle politiche sociali, anche  il metodo di lavoro come la ricerca di una maggiore collaborazione e coordinamento tra servizi, interni ed esterni al Comune, e quanti sono impegnati nel territorio con attività e iniziative, per mettere a frutto le risorse esistenti e ricercarne di nuove.

Estreme povertà a Cagliari, una situazione allarmante e in continua crescita: cosa sta facendo il Comune per arginare il fenomeno?

Il servizio politiche sociali  e salute  può solo cercare di contrastare il fenomeno che necessita di strategie nazionali e regionali adeguate, di maggiore integrazione fra politiche ed interventi affini, creando occupazione vera, non assistita, ed economia concreta. Il Comune sta cercando di sveltire i processi burocratici, che quotidianamente vengono complicati  da leggi nazionali, di accelerare le concessioni edilizie, di spingere il turismo ed il commercio, incentivare le opere pubbliche. Stiamo informatizzando il sistema di erogazione dei contributi e ci daremo presto un regolamento che consenta una gestione sempre migliore. Stiamo cercando di potenziare il lavoro professionale di analisi, valutazione, progettazione intervento, e monitoraggio per essere sempre più efficienti. Attualmente si interviene prevalentemente con trasferimenti in denaro: circa 2mila interventi economici per integrazione reddito per il soddisfacimento di bisogni primari, poco meno di 800 per contributo fitto casa, e poco più di 300 per integrazione retta per anziani in struttura. Sono inoltre attivi i cantieri del servizio civico che coinvolgono circa 150 persone che per 6 mesi ricevono un contributo in cambio di lavoro. Accanto a questi interventi, l’assessorato garantisce anche risposte a carattere immediato per le situazioni contingenti  di grave disagio rivolto alle povertà estreme ed ai senza fissa dimora, stimati in circa 400 persone, attraverso il Centro comunale della solidarietà “Giovanni Paolo II” gestito dalla Caritas che attualmente ospita circa 100 persone ed eroga quotidianamente oltre 700 pasti. Poi c’è l’assistenza socio-sanitaria garantita  dall’ambulatorio di strada  della Asl 8, in favore delle persone in stato di grave esclusione sociale.

Che progetti sono in corso per gli anziani che in questo particolare periodo dell’anno possono trovarsi soli e in difficoltà?

Con l’arrivo della stagione estiva è stato predisposto un programma di assistenza, sostegno e iniziative per anziani con la preziosa collaborazione della consulta comunale della terza età e diverse associazioni che operano nell’ambito del sociale. Gli  interventi sono finalizzati al sostegno delle persone più vulnerabili a causa delle condizioni di salute e di scarse risorse economiche e relazionali, cercando di evitare l’esposizione a concreti rischi di aggravamento dello stato di bisogno. Nel periodo estivo l’assessorato mantiene operative tutte le sedi decentrate ed i servizi di sostegno che sono attivi tutto l’anno, potenziando alcune aree di intervento. In particolare è attivo il numero verde nazionale a cui possono accedere tutti i cittadini per essere informati e orientati nell’accesso ai servizi nel momento in cui anziani o soggetti deboli sono esposti a maggior difficoltà e conseguenze critiche a causa delle ondate di caldo. Un’iniziativa organizzata in rete con il supporto fondamentale della Polizia municipale, Protezione civile, assessorato, Asl 8. e diversi soggetti privati impegnati in attività solidali.

In una precedente occasione ha parlato di un centro di salute per il quartiere di Sant’Elia: di cosa si tratta?

E’ un progetto che nasce in ambito PLUS e che verrà formalizzato nelle prossime settimane in ufficio di piano. Nasce dalla constatazione che le disuguaglianze socio-economiche hanno un profondo effetto sulla salute degli individui. Si tratta di un servizio integrato socio-sanitario che si propone di promuovere l’intervento di cura proattivo nei confronti della popolazione basato sulla partecipazione e coinvolgimento della persona, della famiglia e del contesto sociale di appartenenza nella valutazione e gestione della propria salute. L’obiettivo è il coinvolgimento delle  comunità maggiormente emarginate, quelle che per la presenza di barriere sociali, economiche, culturali e ambientali, non si rivolgono ai servizi di cura. Verrà gestito in collaborazione con la Asl 8 ed al suo interno opereranno i medici di medicina generale che vorranno aderire al progetto e che operano nel quartiere, ed altre figure professionali con competenze funzionali alle attività del centro di salute. Il metodo di lavoro sarà improntato in un’ottica multiprofessionale.

Il problema abitativo è un altro dei temi caldi a Cagliari: è meglio costruire nuove abitazioni a canone agevolato, o riutilizzare gli immobili comunali abbandonati che spesso per disperazione vengono occupati da persone senza dimora?

L’assessorato non si occupa di politiche abitative. Come ho già detto prima, interviene con sostegni economici per integrare un reddito insufficiente a pagare un affitto, e con soluzioni temporanee per garantire immediata ospitalità a persone e nuclei familiari privi di alloggio a causa di eventi gravi ed imprevisti: sfratti esecutivi, sgomberi, calamità naturali. Sul problema abitativo qualche settimana fa, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un delibera con cui ha istituito la commissione speciale casa e politiche abitative. Il suo compito sarà quello di definire proposte organiche sulla casa.

Tags: Cagliariintervista assessore minerbapolitiche sociali
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