Maxi operazione anti-bracconaggio, denunciate 14 persone e una ai domiciliari, tra Sulcis e Sarrabus. Non si è ancora conclusa la maxi operazione predisposta dal Servizio di Ispettorato e condotta dalle stazioni di Capoterra, Teulada, Sinnai e Siliqua, per contrastare i fenomeni di bracconaggio nel nostro territorio. Ad oggi le persone denunciate con l’accusa di caccia con mezzi vietati sono 14. Tra i bracconieri, un anziano di 74 anni residente a Poggio dei Pini, Salvatore Dessì, è stato arrestato e condannato ai domiciliari dopo aver aggredito e fatto resistenza ad un agente della Forestale. Presso l’abitazione di Dessì sarebbero stati trovati svariati tordi appena catturati,due cinghiali e circa 9000 lacci.
Le denunce sarebbero scattate in seguito ai controlli eseguiti nel Parco Naturale Regionale di Gutturu Mannu, tra il territorio di Assemini e Capoterra, dove i bracconieri sono stati colti in flagranza di reato di uccellagione e caccia con mezzi vietati. Nove dei denunciati, di età compresa tra i 29 e gli 80anni sono residenti a Capoterra. Durante questi controlli sono stati sequestrati numerosi capi di selvaggina ,circa 250 uccelli, due cinghiali,una 70ina di reti, 400 lacci e mezzo cervo sardo. Denunciati anche due bracconieri di Domus De Maria, dove durante i controlli,sono stati sequestrati circa 50 uccelli e circa 200 pezzi tra reti e lacci per uccellagione. Altre tre denunce tra Monte Arcosu, Uta e Siliqua, dove alcuni uomini F.F., A.M. E G.F., sono stati accusati di bracconaggio: i primi due sono stati colti mentre sistemavano reti e lacci per uccellagione e nell’abitazione di F.F. È stato rinvenuto metà cervo sardo, mentre il terzo ,G.F. Di Uta è stato trovato in possesso di un cinghiale appena catturato. Nel Sarrabus, in località Burranca San Gregorio, alcuni uomini P.F.e R.M. sono stati scoperti mentre sistemavano reti per uccellagione e agli stessi sono stati posti sotto sequestro circa una quarantina di uccelli appena catturati.













