Sgorga acqua tra le rocce in quel nuovo progetto eseguito per mettere in sicurezza il territorio. La parete che abbraccia il lago, realizzata da poco, non è sfuggita all’attenzione di alcuni cittadini che hanno messo in evidenza il fenomeno. Sulla questione è intervenuto il presidente della commissione vigilanza Silvano Corda che ha espresso: “Chiedo se è stata fatta una relazione geologica prima di procedere ai lavori e se esiste una relazione paesaggistica della sovraintendenza, non è possibile che alla prima piena si rischi il cedimento della parete rocciosa”.
Un mese fa Franco Magi, consigliere di maggioranza, aveva esposto: “Il nostro lago, giorno dopo giorno, si riempie, ed appare sempre più bello. Le radici della barriera di eucaliptus presenti nella diga in terra sono già state interamente sommerse dall’acqua, e pertanto – in modo naturale – ne determineranno la scomparsa. Con buona pace dei pochissimi che hanno inutilmente cercato di strumentalizzare perfino il taglio di tutte le essenze infestanti che inibivano la visuale del lago. Proseguono, nel contempo, celermente i lavori di messa in sicurezza, con il completamento del maestoso sfioratore a doppio “becco d’anatra” e il disarmo del calcestruzzo. L’impresa sta ora realizzando il manufatto che alloggia le apparecchiature di intercettazione/regolazione dello scarico e delle condotte irrigue, che è costituito da un vero e proprio edificio con elevato sviluppo verticale, che si approfondisce sino alla quota del fondo del canale collettore e risulta accessibile dalla strada esistente”.